E' Nicola Perfetti lo sfidante di Carancini alle primarie

Nell’area renziana Mandrelli e Perfetti fanno un passo indietro lasciando spazio al giovane avvocato. Ma è polemica sulla data del 25 gennaio per le consultazioni del centrosinistra

Nicola Perfetti (foto Calavita)

Nicola Perfetti (foto Calavita)

Macerata, 23 ottobre 2014 - Sarà Nicola Perfetti lo sfidante di Romano Carancini alle primarie del centrosinistra. L’investitura non è ancora ufficiale, ma gli altri due contendenti dell’area renziana — Bruno Mandrelli e Stefano Di Pietro — hanno fatto un passo indietro, lasciando campo libero al giovane avvocato.

Trentasette anni a dicembre, Perfetti è il volto nuovo al quale i renziani si affidano per scalzare il sindaco uscente. L’obiettivo è veicolare all’elettorato maceratese una candidatura «fresca», simbolo di un Pd in grado di voltare pagina rispetto al decennio di Giorgio Meschini (al quale era troppo legato Di Pietro) e ai cinque anni di Carancini. Rispetto all’opzione Mandrelli (con il quale fino all’ultimo è stato un vero e proprio testa a testa), la candidatura di Perfetti offre meno garanzie dal punto di vista dell’esperienza amministrativa, ma è più coerente con i dettami dei rottamatori.

L’investitura di Perfetti è avvenuta nei giorni scorsi dopo un incontro a tre tra lo stesso avvocato, Mandrelli e Di Pietro. Ora per Perfetti si tratta di costruirsi la candidatura nella città (dove sicuramente parte svantaggiato rispetto al sindaco uscente Romano Carancini) e nel Partito democratico. Qui i «rottamatori» della prima ora guardano con sospetto ai renziani della seconda ora di AreaDem, guidati dal consigliere regionale Angelo Sciapichetti e dall’assessore comunale Narciso Ricotta.

La scelta di far slittare le primarie al 25 gennaio scontenta molti: i più maliziosi ci vedono una manovra per allungare il dibattito e far saltare il voto. E qualcuno non esclude che Area- Dem possa alla fine estrarre dal cilindro un altro candidato o addirittura appoggiare Carancini (che nella sua giunta ha come assessori due esponenti di quel gruppo: Narciso Ricotta e Marco Blunno). Una prospettiva — quella della rottura tra renziani della prima e della seconda ora — che però farebbe mancare i voti renziani ad Angelo Sciapichetti nella sua corsa in Regione. Una fetta della partita per le elezioni comunali è infatti strettamente legata agli equilibri per le regionali.

Sul fronte dei sostenitori di Carancini, intanto, viene dato per molto attivo l’assessore Alferio Canesin (Pd) che starebbe lavorando a una sua lista civica. La data del 25 gennaio fa arrabbiare anche gli alleati del Pd. «E’ troppo tardi, specie se si voterà a marzo», sostengono Massimiliano Bianchini (Pensare Macerata) e Michele Lattanzi (Comunisti italiani), i primi due esponenti del centrosinistra a incontrare la delegazione del Pd nel secondo giro di consultazioni.