Permesso, ma si può?

Lorenzo Moroni

Lorenzo Moroni

Macerata, 27 luglio 2014 - LA STORIA dei 77 permessi gratuiti — a politici e non — per parcheggiare in piazza XX Settembre a Civitanova è di quelle che fanno saltare la mosca al naso a tutti. Ma soprattutto quando si leggono certe risposte del tipo: ‘Non siamo stati noi a introdurre questi pass, ma chi amministrava prima di noi’. Della serie evviva lo scaricabarile e intanto parcheggio senza pagare. Ma anche quando la replica è di questo tenore: ‘Non ho abusato di alcunché, mi sono limitata a usufruire di un beneficio applicato da anni nello spirito del riconoscimento di un servizio che il consigliere svolge per la città’.

Premesso che il ragionamento può essere condivisibile, va anche detto che è difficile farlo comprendere a chi oggi ha perso il lavoro o magari un lavoro non lo ha mai avuto, e per andarselo a cercare parcheggia l’auto pagando con soldi che probabilmente stanno finendo o sono già finiti. Insomma, i sacrifici, in questo periodo, è meglio che li facciano tutti. Discorso a parte è il marasma: ossia, non si capisce quanti dei 47 permessi, esclusi i 30 dei politici tra giunta e consiglio comunale, vengano ancora utilizzati, da chi e se nell’esercizio delle proprie funzioni. E non si comprende neanche come possa fare un ausiliario del traffico a verificare se, in quel momento, chi ha il permesso lo stia utilizzando correttamente. L’ausiliario dovrebbe andare in Comune e chiedere se siano in corso consiglio, giunta, commissioni o se gli assessori stiano tutti lavorando o un consigliere accedendo a qualche atto? Suvvia: il Comune metta mano al più presto a questo ginepraio. Al di là di chi sia stato il primo a elargire permessi free.