Arrestati per droga, perquisizioni: spunta il video del pestaggio

In sette fermati da polizia e carabinieri, a tre fratelli viene contestata anche una brutale aggressione

Il video era sul telefonino di uno degli arrestati (foto d’archivio)

Il video era sul telefonino di uno degli arrestati (foto d’archivio)

Macerata, 30 ottobre 2014 – Soldi, droga, telefonini e materiale per confezionare le dosi. E’ quanto hanno trovato carabinieri e polizia nel corso delle perquisizioni ai sette giovani arrestati all’alba di martedì per spaccio di stupefacenti. In carcere sono finiti Eduard Xhafa, 31 anni, muratore albanese residente a Passo Treia, giocatore con la squadra di calcio di Potenza Picena; i fratelli Cataldo, 29 anni, Domenico, 24, e Antonio Santo Pio Cicciù, 18, residenti due a Porto Potenza e il terzo a Civitanova. Agli arresti domiciliari sono stati messi invece Riccardo Silvestri, 20 anni, Lorenzo Tanese, 21, e Elidon Zaka, 24, residenti a Tolentino. In casa di Xhafa, i carabinieri di Tolentino hanno trovato cinquemila euro nascosti sotto una mattonella del bagno, un paio di dosi di cocaina, sacchetti fatti con la carta stagnola e tre telefonini. Silvestri in casa aveva del mannitolo, una sostanza utilizzata per tagliare l’eroina. Nell’appartamento di Tanese sono saltati fuori 30 grammi di hashish. Da Zaka sono stati trovati due dosi di eroina, la carta tagliata in cerchi per confezionare le dosi, ritagli di stagnola e quattro telefoni cellulari. Zaka, Tanese e Silvestri erano già stati arrestati dai carabinieri, con l’accusa di spaccio, ma il tribunale li aveva rimessi in libertà.

Le perquisizioni sono state fatte anche dalla Squadra mobile dai fratelli Cicciù. E in particolare, nel telefonino di Domenico è stato recuperato il video con la violenta aggressione all’automobilista attuata poco più di un mese fa: i fratelli Cicciù erano stati contestati per un sorpasso azzardato fatto sulla statale, e loro si sarebbero vendicati con una spedizione punitiva, dopo la quale l’automobilista si è ritrovato in ospedale, con una prognosi di 40 giorni per le lesioni riportate e dei danni alla vista.

Per tutti e sette nei prossimi giorni ci saranno gli interrogatori di garanzia, in tribunale, nei quali potranno dare la loro versione dei fatti e contestare le accuse che vengono mosse loro