Piazza Annessione, Cancelli verso il restauro: via al cantiere

Sono ingabbiati dall’estate 2012, attesa finita, Carancini: «Pronti per febbraio»

(Foto Calavita)

(Foto Calavita)

Macerata, 20 ottobre 2014 -Da oggi prendono il via i lavori sui Cancelli di piazza Annessione. Appaltati i lavori, definiti i dettagli, finalmente le due porte in ghisa torneranno come nuove «dopo qualche decennio senza manutenzione» precisa il sindaco Romano Carancini, che dopo l’orologio e le piscine, vede arrivare un altro risultato.

«La gara — sottolinea — è stata vinta da un’impresa molto nota nel settore, di livello nazionale. Sulla definizione dell’intervento abbiamo lavorato in sintonia con la Soprintendenza: Gabriele Barucca si è mostrato molto disponibile e sensibile verso la città, nei confronti di un’opera che è nell’anima dei maceratesi. Proprio con la Soprintendenza — prosegue Carancini — abbiamo valutato se fosse meglio intervenire sui cancelli in sede o portandoli via, e alla fine si è deciso di rimuoverli: le basse temperature invernali mentre si lavora sulla ghisa potrebbero compromettere il risultato finale, dunque si è ritenuto più opportuno restaurare i Cancelli al coperto per poi riposizionarli a manutenzione finita. Purtroppo, sui tempi non credo si riuscirà a mentenere l’impegno che avevo dato, per Natale, ma al massimo per febbraio credo che le due strutture saranno tornate al loro posto». 

Realizzati alla fine dell’Ottocento, dall’estate del 2012 i Cancelli sono ingabbiati dalle impalcature, a causa del distacco di alcuni decori ed elementi strutturali in ghisa. L’ultimo restauro risale al 1988, grazie a un finanziamento del Lions Club. Ora si dovrà ripulire la superficie dagli inquinanti e dalle verniciature che si sono stratificate nei vari interventi di manutenzione. Dopo il restauro, i cancelli dovrebbero anche recuperare la funzionalità: sarebbe sorprendente vederli, per una volta, chiusi. L’appalto è stato vinto dalla ditta Ar di Nello Alessandrini, che ha offerto un ribasso del 61 per cento rispetto ai 120mila euro stanziati dall’amministrazione e finanziati con un mutuo della Cassa depositi e prestiti.