Mercoledì 24 Aprile 2024

Fuoco amico su Perfetti, nel Pd torna la pista che porta a Romano Mari

I nodi della politica: il renziano non convince il fronte anti-Carancini

Nicola Perfetti

Nicola Perfetti

Macerata, 26 novembre 2014 - È una strada in salita quella che dovrà percorrere Nicola Perfetti per sfidare Romano Carancini alle primarie del centrosinistra. Lo schieramento renziano che dovrebbe sostenere il giovane avvocato nella sua scalata al Comune sta infatti registrando qualche defezione. E in attesa che da Ancona arrivino notizie su Pietro Marcolini (l’assessore regionale indicato da molti come il candidato unitario ideale), torna a scaldarsi la pista che porta a Romano Mari. Il presidente del consiglio comunale ha già sfidato Carancini cinque anni fa, senza però riuscire ad arrivare neanche al ballottaggio. Il mancato coinvolgimento nell’amministrazione, contribuisce a fare di Mari una possibile alternativa al sindaco uscente. Carancini è al momento l’unico ad aver ufficializzato la sua candidatura alle primarie del centrosinistra. Ha anticipato i tempi anche per sbarrare la strada a una possibile candidatura unitaria, caldeggiata da un’importante fetta del Partito democratico.

In particolare è l’ex AreaDem che fa capo ad Angelo Sciapichetti a lavorare a una soluzione che eviti le primarie. Questo anche perché il candidato espresso dall’area renziana non convince molti degli appartenenti al gruppo dei rottamatori nostrani. Perfetti viene considerato acerbo da molti suoi compagni di partito e non convince alcuni dei suoi possibili alleati. Alcuni gli rinfacciano l’uscita della scorsa estate contro Francesco Micheli, direttore artistico del Macerata Opera Festival. Altri pensano che non abbia l’esperienza per guidare un capoluogo di provincia. Fatto sta che – dopo che Bruno Mandrelli e Stefano Di Pietro (gli altri papabili dell’area renziana) hanno fatto un passo indietro per lasciare campo libero a Perfetti – la candidatura del giovane avvocato ha cominciato a incrinarsi.

I sostenitori di Perfetti hanno iniziato a fare la voce grossa con Sciapichetti, minacciando di fargli mancare i loro voti alle elezioni regionali. Ma le trattative per sbarrare la strada a Perfetti continuano. Ed è qui che torna in gioco Romano Mari. Esponente di spicco dell’ex AreaDem, è stato sindaco di Colmurano ed è la carta che una parte del Pd potrebbe giocare in alternativa a Perfetti nel caso in cui Marcolini non si decidesse a scendere in campo. L’assessore regionale, infatti, raccoglierebbe molti più consensi attorno alla sua persona, sia nel Pd che negli altri partiti del centrosinistra. Ma potrebbe ritagliarsi un ruolo nella Regione del dopo Spacca. Per arrivare a una soluzione unitaria ed evitare le primarie, servirebbe il voto dell’80% del direttivo del Pd. Una percentuale che in caso di discesa in campo di Marcolini potrebbe essere raggiunta senza grossi patemi. Il rischio, in quel caso, è che Carancini si candidi da solo, portando via voti preziosi al candidato del Pd. Fantapolitica, per ora, ma lo slittamento a maggio della data del voto potrebbe far slittare anche le primarie (in calendario per il 25 gennaio). E più si allungano i tempi, più le candidature che oggi sono sul tavolo rischiano di saltare.