Il Pd frusta Carancini: «Si serve del partito solo per opportunità»

La segreteria provinciale interviene dopo le ultime esternazione del sindaco

Il sindaco Romano Carancini (foto Calavita)

Il sindaco Romano Carancini (foto Calavita)

Macerata, 25 giugno 2016 - «I ripetuti attacchi fatti al nostro partito dal sindaco Carancini sono divenuti inaccettabili. Non possiamo più tollerare gli attacchi di chi pensa solo alla prossima sedia su cui sedersi e nell’attesa presidia ogni pulpito». L’ennesima stilettata al sindaco Carancini arriva sempre dall’interno del suo partito, in questo caso dalla segreteria provinciale che, a poche ore dall’uscita di Maurizio Saiu (responsabile regionale Pd Marche terzo settore), che ha invitato il primo cittadino «a riconsegnare la tessera di partito quando vuole, tanto nessuno si straccerà le vesti», rincara la dose e sollecita il sindaco a smetterla di parlare sui giornali e cominciare a parlare nelle sedi di partito.

«Le recenti amministrative hanno visto il nostro partito in difficoltà, a livello nazionale così come nei nostri territori – precisa il vicepresidente provinciale Paola Castricini, a nome della segreteria – non ci siamo sottratti all’analisi del voto né alla gestione delle responsabilità. A livello provinciale il Pd, guidato dal segretario Settimio Novelli, ha sempre lavorato con impegno e serietà, nel rispetto delle regole, delle persone e soprattutto del partito stesso. Nell’ultima riunione erano presenti molti sindaci e amministratori riuniti proprio per condividere e analizzare non solo il post amministrative, ma anche l’importante campagna referendaria che ci aspetta e il percorso per giungere all’elezione del presidente della Provincia.

E’ per questo che teniamo a precisare che i ripetuti attacchi fatti a mezzo stampa al nostro partito da parte di Carancini provengono da chi di questo partito si è solo servito per ragioni di opportunità personale e, a quanto pare, vorrebbe continuare a farlo. Tutto questo è diventato inaccettabile, nel rispetto del segretario provinciale del gruppo dirigente, dei coordinatori dei circoli, dei sindaci e amministratori e soprattutto dei tanti iscritti coinvolti nelle iniziative e nei banchetti, non possiamo più tollerare gli attacchi di chi pensa solo alla prossima sedia su cui sedersi e nell’attesa presidia ogni pulpito. I sindaci e dirigenti seri del partito si fanno carico delle difficoltà con senso di responsabilità, non frequentano le redazioni dei giornali, ma le sedi del partito».

Il partito sollecita quindi a ritrovare unità, in vista dei prossimi appuntamenti: l’elezione del presidente della Provincia, ma anche il referendum costituzionale di ottobre e invita chi non vorrà condividere questo percorso ad assumersi le proprie responsabilità. Un invito rivolto tra le righe, ancora una volta al sindaco Carancini. «I sindaci che non si riconoscono in questo percorso di condivisione se ne assumano le responsabilità personali e politiche – conclude il Pd –, lascino da parte considerazioni prive di qualsiasi consistenza e non tirino in ballo il Pd solo quando gli conviene».

Chiara Sentimenti