Verso la nuova Provincia: «No accordi sottobanco»

Il senatore Mario Morgoni invita a trasperenza e unità

Il senatore Mario Morgoni

Il senatore Mario Morgoni

Macerata, 25 luglio 2016 - «Creare un organismo rappresentativo di ogni colore politico, al quale arrivare attraverso un unico tavolo di lavoro e senza altri tavoli, meno trasparenti e non riconoscibili, ma pur sempre molto attivi a tessere accordi sottobanco a beneficio non certo dei cittadini ma per salvaguardare interessi, ruoli e poteri del ristretto mondo della politica».

Il 28 agosto i sindaci e gli amministratori dei Comuni della provincia saranno chiamati ad eleggere il presidente dell’Area vasta e i 12 consiglieri che collaboreranno con lui. E’ la tappa decisiva per l’attuazione della legge 56 del 2014 (legge Delrio), con la quale si elimina la vecchia Provincia e indennità di carica. Mario Morgoni, senatore del Pd, anticipa i tempi di un mese con un appello a tutte le forze politiche.

«Si dà vita a un organismo più leggero e con meno competenze – scrive Morgoni – poiché molte di esse vengono distribuite alle Regioni e ai Comuni. Di fatto restano all’Area vasta funzioni operative e di governo nell’ edilizia scolastica e nella viabilità provinciale e funzioni di pianificazione su trasporti, ambiente, mobilità. Ma anche il compito di coordinare l’attività dei Comuni favorendo forme di aggregazione e di gestione associata dei servizi in ambiti territoriali adeguati.

Visto che l’Area vasta non sarà più il parlamentino della politica provinciale ma il luogo della collaborazione amministrativa – sottolinea Morgoni –, credo che sia utile ricercare, al di là delle appartenenze (che nei Comuni spesso non sono identificabili vista la presenza di realtà civiche), un accordo che coinvolga tutti gli amministratori di ogni colore. E che produca un risultato che l’opinione pubblica possa apprezzare come passo coerente verso il necessario rinnovamento della politica e delle istituzioni».

Morgoni, quindi, mette in guardia di fronte a un possibile rischio. «Se non fossimo capaci di perseguire questo obiettivo – prosegue – rischieremmo di riprodurre una dialettica politica che nel nuovo contesto si rivelerebbedeleteria e non rispondente al nuovo assetto e ai suoi obiettivi».

Il Pd provinciale ha deciso di istituire un tavolo di lavoro sulla questione. «È un positivo elemento di trasparenza e di concretezza – osserva Morgoni –. Dal Pd e dai suoi amministratori può partire un’iniziativa rivolta a tutti gli amministratori e capace di approdare ad un risultato positivo e condiviso. Per evitare rischi occorre anche assumere l’impegno di rendere onestamente conto ai cittadini dei passaggi e delle motivazioni che porteranno all’individuazione della candidatura del presidente e della lista dei 12 consiglieri , la cui presentazione scade l’ 8 agosto. La fine delle province e l’avvio della nuova stagione dell’Area vasta rappresentano una trasformazione rilevante per le istituzioni e per i cittadini».