Il ministro Gentiloni incontra i profughi: "Accogliere è un dovere"

Tolentino, in occasione della cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria

Il ministro nella casa di accoglienza della Croce Rossa (foto Calavita)

Il ministro nella casa di accoglienza della Croce Rossa (foto Calavita)

Tolentino, 18 giugno 2016 - «Sono fiero di essere vostro concittadino», ha dichiarato il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Paolo Gentiloni Silverj salutando Tolentino, che questa mattina gli ha fatto dono della cittadinanza onoraria.

Prima il ministro ha fatto tappa all’Abbadia di Fiastra, per un incontro istituzionale con i rappresentanti della Fondazione Carima e della Fondazione Giustiniani Bandini, e per fare visita al centro d’accoglienza gestito dalla Croce Rossa ‘Casa Antonia’, dove ha salutato i 26 ospiti afghani, pakistani e ivoriani. «Accogliere è un dovere», ha detto Gentiloni.

Non è mancato un omaggio alla tomba dello zio, Roberto Massi Gentilonj Silverj. Poi è arrivato a Tolentino, all’auditorium San Giacomo, dove è stato accolto da tante autorità civili e militari, tra cui il prefetto Roberta Preziotti e l’onorevole Irene Manzi.

Il sindaco Giuseppe Pezzanesi gli ha conferito la cittadinanza onoraria «per lo stretto legame mantenuto con la città che ha visto i natali dei suoi pregiatissimi antenati e per l’opera resa alla Repubblica italiana nei due mandati da ministro delle comunicazioni prima e attualmente da ministro per gli Esteri e la Cooperazione».