Ultraleggero precipitato, la testimone: "Temevo mi venisse addosso"

Gli amici ricordano Gardano: era un pilota esperto, si era costruito il velivolo da solo FOTO: il velivolo distrutto

L’ultraleggero precipitato (foto Calavita)

L’ultraleggero precipitato (foto Calavita)

Macerata, 23 maggio 2016 - «L’ho visto volare molto basso e mi sono detta: questo ci viene addosso. Ho fatto giusto in tempo a fare tre passi, poi ho sentito il botto. È stato tremendo». Mentre parla è ancora sotto choc l’anziana che ieri si è vista precipitare l’ultraleggero a poche decine di metri da casa. Nell’incidente, in contrada Sant’Anna a Montecassiano, ha perso la vita il pilota, il 67enne Giovanni Gardano, originario di Ancona ma residente a Porto Recanati.

La donna era nel giardino, stava stendendo i panni, quando il velivolo si è schiantato nel campo di famiglia. «È stato un attimo – spiega –, mi sono girata, poi ho visto quello che era successo. Ho chiamato mia nuora che era in casa e che nel frattempo era al telefono con mio figlio. Poi sono arrivati alcuni vicini che sono andati sul campo e mi hanno detto di chiamare i soccorsi».

Il primo ad accorrere sul posto è stato un farmacista che vive nelle vicinanze. «Ero in giardino – racconta –, ho visto passare il velivolo e poi ho sentito il tonfo. Sono andato subito nel campo, ma non c’era niente da fare. Il pilota era già morto». I compagni di volo non riescono a farsi una ragione di quanto accaduto. «Era un pilota molto esperto – racconta Silvio Giuliodoro, tra i fondatori dell’aviosuperficie –. Il suo ultraleggero era un gioiello, se l’era costruito da solo e sicuramente non aveva problemi. Poco prima ci aveva volato il socio per un’ora e mezza, ed era andato tutto liscio».

«Una decina di giorni fa – prosegue – era diventato presidente del club; prima ero io, ma poi avevo passato tutto a lui. Aveva anche un altro velivolo, più grande, ma era vecchio e aveva smesso di usarlo. Volava almeno da trent’anni». «Era una persona eccezionale, sempre disponibile e sorridente – aggiunge Giuseppe Manfredini, uno degli animatori dell’aviosuperficie di contrada Sant’Anna–. Ma non mi sento di dire altro». Addolorato anche il maceratese Fabio Pettinari, un altro appassionato di volo e frequentatore dell’aviosuperficie di Montecassiano. «Era il mio compagno di hangar – ricorda –. Era una persona più che disponibile, davvero squisita, e non lo dico perché è successo questo. Era anche molto competente, un autocostruttore. Era un pilota esperto, volava dagli anni ottanta. Siamo veramente addolorati».