Morrovalle (Macerata), 20 marzo 2013 - Un’altra centrale a biogas costretta allo stop. Dopo quella di Loro Piceno, fermata dal Comune in seguito all’inquinamento del Fiastra, un altro incidente si è registrato a Morrovalle, in contrada Campomaggio, dove da anni è attivo un impianto. Ieri mattina dei liquami non meglio identificati sono finiti in un campo, facendo subito scattare l’allarme.


Il proprietario del fondo, accortosi di quanto stava accadendo, ha immediatamente avvertito il Corpo forestale, e gli agenti sono andati a controllare. Verificato che lo sversamento arrivava dalla centrale a biogas, e che nell’area dell’impianto erano in corso dei lavori di movimento terra di incerta spiegazione, con la procura di Macerata si è deciso di far scattare il sequestro dell’area, in attesa di capire bene cosa stesse accadendo a Campomaggio.


L’Arpam ha effettuato dei prelievi dai liquami usciti dalla centrale, per analizzarli e stabilire con precisione cosa siano, e altre indagini saranno effettuate dal Corpo forestale.


Sempre il Corpo forestale del resto ha condotto gli accertamenti nell’inchiesta sullo scandalo biogas in Regione: stando a quanto emerso finora, alcuni funzionari avrebbero favorito un gruppo di progettisti e imprenditori, ai quali sarebbero state autorizzate tutte le richieste di realizzare impianti nelle campagne di Macerata e Ancona. Tra gli indagati dalla procura di Ancona figura anche il morrovallese Antonio Lazzarini, a cui fanno riferimento diverse società, tra cui la 'Campomaggio 86', proprietaria della centrale di Morrovalle da cui c’è stato lo sversamento ieri.


Intanto, è stato iscritto nel registro degli indagati il nome di Paolo Pesaresi, responsabile della Vbio2, la società agricola che ha realizzato la centrale di Loro Piceno da cui sono usciti i liquami venerdì scorso. A carico della società agricola, il sostituto procuratore Enrico Riccioni ipotizza la responsabilità per l’inquinamento del Fiastra. Anche da Loro Piceno comunque (come da molti altri impianti) si arriva al nome Lazzarini. La Vbio02 infatti è interamente posseduta dalla Viridis Energia, la cui metà delle quote è di una ennesima società, la Lagi Srl, proprietà di Antonio Lazzarini e di suo fratello Lorenzo.
Sulla vicenda ci saranno senza dubbio ulteriori sviluppi, per chiarire, oltre alle responsabilità penali, quelle politiche.
 

p. p.