Rigoletto, un malavitoso al Luna Park

Via alla stagione lirica allo Sferisterio. Il regista: «Ci siamo ispirati ai super cattivi dei film di Tarantino» La parata dei vip FOTO

Vladimir Stoyanov nei panni di Rigoletto con le comparse Yuliya Popova ed Elisa Carletti

Vladimir Stoyanov nei panni di Rigoletto con le comparse Yuliya Popova ed Elisa Carletti

Macerata, 18 luglio 2015 - TINTE scure e drammaturgia forte per il «Rigoletto» di Verdi che ieri sera ha aperto la 51ª edizione della stagione lirica dello Sferisterio (FOTO), la quarta firmata da Francesco Micheli. «Ci siamo ispirati al mondo della malavita, ma soprattutto ai super cattivi dei film di Tarantino – spiega il regista Federico Grazzini – perché c’è una forte violenza che regola i rapporti tra i personaggi. È un mondo dalle tinte fosche fatto di depravazioni, noia e brutalità». L’azione si svolge infatti in un Luna Park abbandonato, che diventa il luogo dei gesti più turpi e violenti. Il Duca è il capo di una banda di malavitosi e Rigoletto è insieme un affiliato storico della banda e un clown. Giovanna vive in una roulotte ed è la guardiana del Luna Park, mentre Sparafucile ha attrezzato il suo furgone per vendere panini e alcolici. «Il Luna Park – spiegano le note – è il mondo di questi personaggi, un luogo di doppiezza, di finzione, di specchi, in cui riso e terrore si intrecciano senza soluzione di continuità».

Gilda, in tutto questo, è come l’ha immaginata Verdi: la purezza che si fa carico delle colpe di altri, senza lieto fine. Perché in quest’opera non c’è proprio lieto fine, non c’è riscatto, non c’è redenzione. C’è solo una disperazione totale, assoluta, maledetta, amplificata nella complessa scena finale pensata da Grazzini sul doppio livello dell’allucinazione e della realtà. A dirigere l’Orchestra regionale delle Marche è il maestro Francesco Lanzillotta, che torna a Macerata un paio di stagioni dopo la sua prima, felicissima, apparizione: quella nella buca del teatro Lauro Rossi per «Il piccolo spazzacamino» di Benjamin Britten.

Ritorni al Macerata Opera Festival anche per i protagonisti Vladimir Stoyanov nel ruolo di Rigoletto e Jessica Nuccio in quella di Gilda: erano stati, rispettivamente, Rodrigo in «Don Carlo» dieci anni fa e Violetta ne «La traviata» della stagione scorsa. Al debutto in arena, invece, la voce di Celso Albelo come Duca di Mantova: nel 2006 proprio questa parte, cantata al Festival Verdi di Busseto, gli ha attirato l’attenzione della critica internazionale. Completano il cast le presenze di Gianluca Buratto, Nino Surguladze, Leonora Sofia, Mauro Corna, Alessandro Battiato, Ivan Defabiani, Giacomo Medici, Rachele Raggiotti e Silvia Giannetti. Con Federico Grazzini hanno collaborato Andrea Belli per le scene, Valeria Donata Belletta ai costumi e poi Alessandro Verazzi per il disegno luci.