Centri sociali, Salvini tira dritto: "Non abbiamo paura di niente"

Il leghista all'Abbadia: "Spero non ci siano scontri"

Matteo Salvini a Macerata

Matteo Salvini a Macerata

Macerata, 25 maggio 2015 - «Non abbiamo paura di niente, ma spero non ci saranno scontri oggi». Così il leader leghista Matteo Salvini, che oggi alle 13.30 sarà all’Abbadia di Fiastra, dopo una tappa a Pesaro, per poi dirigersi verso Todi e Terni. «Sono stato molto contestato nelle Marche, a Senigallia sono arrivati a lanciare petardi e addirittura si è parlato di bombe carta – dice –. L’importante è che i provocatori non lancino oggetti, possono colpire mamme e bambini. Per il resto se fischiano non ce ne frega nulla».

Salvini parlerà nell’aula magna dell’Abbadia, una breve visita per sostenere la candidatura a sindaco di Anna Menghi e le altre per le regionali. «Spero che quelli dei centri sociali abbiano il buon senso di restare fuori, in teoria chi non è interessato all’argomento non va a partecipare all’incontro – aggiunge –. Perché tanta contestazione? Perché hanno paura della Lega, che porta legalità e sicurezza. Mi fanno ridere quando impugnano lo slogan ‘Siamo tutti clandestini’, noi siamo a favore di un’immigrazione controllata». E sulla vicenda Hotel House: «Ho incontrato i residenti e quelli del comitato sicurezza, che mi hanno informato sulla situazione disastrosa del condominio. Ci tornerò senza dubbio per dare una bella ripulita».

Riguardo ad Anna Menghi, invece, Salvini sottolinea: «La conosco abbastanza, la ringrazio perché ci mette la faccia e fa campagna elettorale di tasca sua». «Cosa dovremmo temere? – dice Luigi Zura Puntaroni, segretario provinciale della Lega – Quattro gatti dei centri sociali a cui la questura permette di stare lì in un eccesso di democrazia? La cosa importante è che il segretario della Lega venga per dare appoggio alla candidata sindaco più seria che c’è a Macerata, Anna Menghi». «Stavolta – spiega Luca Rodolfo Paolini, segretario regionale – il comizio si farà al chiuso. Non dovremmo avere problemi con i ragazzi dei centri sociali».