Addio al punto nascita, si chiude a fine anno

San Severino, la doccia fredda arriva dal governatore Ceriscioli. «Rispettare l’accordo Stato-Regioni»

L’ospedale di San Severino

L’ospedale di San Severino

San Severino, 1 dicembre 2015 - Sono diventate realtà le preoccupazioni del sindaco Cesare Martini e dei suoi concittadini: entro il 31 dicembre il punto nascita di San Severino deve chiudere i battenti, insieme a quello di Osimo e Fabriano, nel rispetto dell’accordo Stato-Regioni del 2010 e la seguente delibera regionale del 2011.

E’ quanto emerso dall’incontro di ieri tra il presidente della Regione Luca Ceriscioli e il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni accompagnato dagli amministratori della Valmusone e i primi cittadini di Fabriano, Sassoferrato e Genga in merito alla chiusura dei punti nascita entro il 2015.

Il governatore ha ribadito la necessità di rispettare l’accordo che prevede la chiusura dei punti nascita sotto i mille parti.

«Un obiettivo da raggiungere gradualmente - spiega Ceriscioli - chiudendo prima i reparti sotto i 500 in modo da permettere una redistribuzione dei parti e creare un nuovo assetto». Tra questi, in lista per l’epilogo, c’è il reparto settempedano, che non rispetta gli standard previsti dalla normativa e dai criteri di accreditamento.

«E’ un provvedimento che non prevede nessun risparmio di risorse per l’Asur - viene comunicato dalla Regione in una nota - nessun impoverimento dei territori. Resta il personale impiegato nei reparti e si implementano i servizi di presa in carico della donna in gravidanza». Il presidente ha ascoltato le ragioni dei sindaci e si è riservato di avere un ulteriore incontro per rispondere alle loro sollecitazioni». E allora Martini ricorderà, come già ribadito nei giorni scorsi, che non si può mettere in pericolo la vita delle mamme.