Omicidio Sarchiè, il processo a luglio

Giudizio immediato per gli imputati. Giuseppe e Salvatore Farina sono accusati di omicidio e occultamento di cadavere. Santo Seminara, Domenico Torrisi e Maria Ansaldi di favoreggiamento

Giuseppe e Salvatore Farina

Giuseppe e Salvatore Farina

Macerata, 21 aprile 2015 - Si aprirà il primo luglio il processo in corte d’assise sull’omicidio del sambenedettese Pietro Sarchiè, ucciso lo scorso 18 giugno.

Imputati di quell’omicidio e dell’occultamento di cadavere sono Giuseppe e Salvatore Farina, padre e figlio, residenti a Seppio di Pioraco e concorrenti della vittima nella vendita ambulante di pesce. I due sono stati arrestati il 24 febbraio.

Sotto processo con loro accusati di favoreggiamento, riciclaggio e ricettazione, anche Santo Seminara, Domenico Torrisi e Maria Ansaldi. Per Seminara, la procura ha archiviato le accuse di concorso in omicidio e sequestro di persona, contestate dopo che Giuseppe Farina aveva reso una confessione con la quale accusava se stesso e Seminara.

Per tutti e cinque il procuratore capo Giovanni Giorgio ha ottenuto il giudizio immediato cautelare, alla luce dell’evidenza probatoria, ma gli indagati possono ora chiedere di essere processati con il rito abbreviato.