Blitz anti-Salvini, raffica di denunce

Scontri con la polizia, relazione in Procura

Contestazioni contro Salvini davanti allo Sferisterio (foto Calavita)

Contestazioni contro Salvini davanti allo Sferisterio (foto Calavita)

Macerata, 30 maggio 2015 – Finiscono in tribunale i manifestanti che il 27 aprile hanno protestato contro i comizi di Matteo Salvini davanti allo Sferisterio a Macerata. La polizia ha infatti depositato l’altro giorno in Procura la relazione finale su quanto accaduto. In base a quanto emerso con gli accertamenti, eseguiti anche con le riprese e le foto, diverse persone saranno denunciate per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata. L’europarlamentare leghista, nel suo giro nella provincia di Macerata, era stato accolto da gruppi di contestatori.

Davanti all’Hotel House aveva ricevuto una raffica di insulti e qualcuno aveva anche lanciato una bottiglia, che poi aveva colpito una dirigente della Digos. Alla fine Salvini era stato costretto a rinunciare al comizio nel maxi condominio, davanti al quale era stato creato un cordone di persone contrarie a questa sua iniziativa.

A Macerata, piazza Nazario Sauro era stata blindata dalla polizia. I manifestanti erano stati contenuti in viale Trieste, mentre Salvini parlava davanti allo Sferisterio. Poi però qualcuno dal viale ha tentato di avvicinarsi di più all’europarlamentare e c’erano stati scontri violenti con il cordone di polizia. In quei tafferugli è rimasto ferito un dirigente della mobile. Anche uno dei manifestanti aveva riportato delle lesioni alla testa. Nulla di grave, per fortuna, ma comunque episodi disdicevoli. La polizia ha svolto una serie di accertamenti sui fatti avvenuti a Macerata e adesso tutto il materiale raccolto è nelle mani del procuratore capo Giovanni Giorgio.

Paola Pagnanelli