Choc a scuola: "Mia figlia colpita con un banco dalla prof"

Trenta giorni di prognosi per una dodicenne. La madre ha presentato denuncia

Scuola, in classe (Foto di repertorio Newpress)

Scuola, in classe (Foto di repertorio Newpress)

Macerata, 29 marzo 2015 – «La professoressa, senza dare spiegazioni, ha preso i gomiti di mia figlia, li ha sbattuti con forza sul banco e poi le ha spinto il banco contro. Fratturandole due costole e provocandole un ematoma interno al seno». E’ la dichiarazione choc di una mamma, che sta lottando per l’aggressione che avrebbe subito dalla sua ragazzina di 12 anni a scuola, in un paese della provincia. Ha sporto denuncia contro la docente, che insegna in entrambi gli istituti comprensivi della città, e i compagni di classe hanno confermato e testimoniato il fatto. L’alunna, che frequenta la seconda media, era a lezione. «La professoressa stava parlando con una studentessa seduta dietro mia figlia – racconta la madre –. Essendo mia figlia più alta di statura, si è abbassata accovacciandosi un po’ sul banco. E poi è avvenuto il fatto». L’urto della parte superiore del busto contro il banco ha provocato la microfrattura di due costole, l’ottava e la nona, e un ematoma interno al seno destro.

«Subito gli è stato impedito di uscire – continua –, perché mia figlia voleva comunicarlo alla preside. Poi invece la professoressa l’ha cacciata dall’aula, ma una bidella esterna le ha impedito di comunicare l’episodio alla dirigente scolastica dicendo che non era successo niente di grave. Dopo dieci minuti la ragazza ha chiesto di poter rientrare in aula e l’insegnante ha risposto: ‘Basta che non disturbi più la lezione’, senza chiederle nemmeno come stesse». L’alunna, uscita da scuola, ha raccontato tutto alla madre, che all’una e trenta dello stesso giorno ha avvisato la preside.

«Alle due eravamo al pronto soccorso – continua la donna – dove gli operatori sanitari le hanno dato trenta giorni di prognosi. L’indomani mi sono recata in caserma, con i referti medici e ho sporto denuncia contro la professoressa». I carabinieri hanno fatto partire le indagini. Restano ignote le cause per cui l’insegnante avrebbe scaraventato il banco contro la ragazza. La famiglia ha trovato supporto e piena collaborazione da parte dell’istituto e di tutto il corpo docente. «Purtroppo i presidi hanno le mani legate in questi casi – conclude la mamma –. Mia figlia è una brava ragazza, ha la media dell’otto, è tranquilla. Nonostante il dolore, l’indomani è tornata a scuola e non ha fatto un giorno di assenza. La professoressa si comporta come niente fosse, le ha detto solo un ‘mi dispiace’. Insegna tranquillamente, d’altronde stiamo in Italia e non è stata allontanata da chi di dovere».