Antenna agli Zoccalanti, Sgarbi denuncia la Soprintendenza

Corridonia, ecco la querela del critico. Anche il Comune nel mirino

Un momento del convegno sugli Zoccolanti

Un momento del convegno sugli Zoccolanti

Corridonia (Macerata), 3 marzo 2015 - Denuncia è stata fatta, contro la Soprintendenza. Il critico d’arte Vittorio Sgarbi domenica alle 21.08 si è presentato in caserma dal luogotenente Giammario Aringoli per sporgere querela e «chiedere all’autorità giudiziaria di identificare i responsabili della violazione della legge» sull’installazione dell’antenna Telecom vicino agli Zoccolanti. Mantenendo la promessa, lanciata insieme a tanti strali, durante il convegno pomeridiano nella chiesa di San Francesco a cura del comitato per la tutela del convento. L’onorevole, arrivato a Corridonia, ha voluto visitare l’edificio. «Mi sono reso conto subito della palese violazione della legge, che prescrive che nulla possa essere eretto a meno di 50 metri da un monumento storico – dichiara ai carabinieri –. Così ho chiamato il direttore generale Belle Arti e Paesaggio Scoppola per un’ispezione». Avendo ricevuto gli atti, Sgarbi verifica che il 18 dicembre 2008, il 9 dicembre 2009 e il 7 gennaio 2010 la Soprintendenza esprime parere contrario alla realizzazione del progetto «in quanto il sito, sottoposto sia a tutela paesaggistica che monumentale, sarebbe stato compromesso», come spiega il documento redatto dall’architetto Mazzoni. «Ma incredibilmente – continua Sgarbi – il 5 aprile 2013, pur mutato il Soprintendente, Stefano Gizzi, lo stesso Mazzoni ribalta la situazione giuridica e dà parere favorevole, in seguito ad un accordo con il sindaco e altri rappresentanti del Comune. Il tutto, con la richiesta di rispettare la mitigazione paesaggistica mediante la schermatura dell’antenna, con apposita piantumazione per renderla meno visibile, e l’altezza, non superiore ai 22-24 metri (come precisato il 17 aprile 2013). Ma nessuna di queste prescrizioni viene rispettata. L’accordo risulta quindi eluso dalla Telecom, senza alcuna sanzione da parte dell’amministrazione in qualità di parte lesa. Nessuno blocca i lavori e in due lettere, del 22 luglio e 22 ottobre 2013, la Soprintendenza dice addirittura che l’intervento «non pregiudica l’aspetto geomorfologico della zona e non produce notevoli effetti di disturbo dal punto di vista paesaggistico. Appare inoltre che, dell’accordo discutibile e contraddittorio tra Telecom e Soprintendenza, Corridonia fosse informata e corresponsabile. Ma il Comune - precisa - appare nella legittimità del suo operato attraverso l’autorizzazione unica e l’autorizzazione paesaggistica non impugnata dalla Soprintendenza, che ha la responsabilità diretta della tutela». Sgarbi ha informato anche il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini, che giovedì scorso ha ricevuto la stessa segnalazione dalla deputata del Movimento Cinque Stelle Patrizia Terzoni.