La calda voce di Noemi incanta Recanati

Settemila in piazza Leopardi per la serata di Lunaria. Ospite anche Enrica Bonaccorti

Enrica Bonaccorti e Noemi

Enrica Bonaccorti e Noemi

Recanati, 22 luglio 2016 - Brividi ed emozioni indimenticabili nella magica notte da record di Lunaria, Noemi infiamma i 7.000 presenti a Recanati in piazza Leopardi nella seconda serata della Rassegna organizzata da Musicultura in collaborazione con il Comune di Recanati.

La splendida interprete romana, amatissima dal pubblico, ha toccato il cuore dei presenti con la sua calda e profonda voce, condividendo il palco di Lunaria, come da tradizione, con una grande artista della parola Enrica Bonaccorti. Due donne diversissime per uno scambio di vedute che ha preso spunto dalla comune passione per la canzone e dalla stessa curiosità per la vita.

A gran voce ha risuonato più volte nella piazza Leopardiana l’augurio e il sostegno di Enrica Bonaccorti e Noemi alla candidatura di Recanati a Capitale Italiana della Cultura 2018.

Ad aprire la serata il tocco inconfondibile della chitarra di Franco Morone, chitarrista, compositore e arrangiatore, uno dei migliori specialisti europei di fingestyle, che ha trasportato i presenti in un viaggio musicale sulle note della tradizione popolare.

Noemi voce calda e potente e ‘Cuore d’artista’, come recita il titolo del suo ultimo album, ha aperto la sua fantastica performance con ‘Sono solo parole’ mandando in delirio migliaia di fans presenti in piazza Leopardi, continuando poi tra gli scroscianti apprezzamenti del pubblico con ‘Fammi respirare dai tuoi occhi’, ‘Bagnati dal sole’, ‘L’amore si odia’, ‘Per tutta la vita’, ‘Don’t get me wrong’, ‘Briciole’ e ‘Idealista’ la canzone “ritratto” della brillante leonessa scritta per lei da Ivano Fossati.

Enrica Bonaccorti, grande artista della parola ed eccezionale padrona di casa della serata, ha emozionato il pubblico raccontando il suo rapporto con la musica, autrice di famosissime canzoni, fra tutte quelle scritte per Modugno: ‘La lontananza’ tradotta anche in Cina, e ‘Amara terra mia’, ora cantata persino in arabo, intonata per l’occasione dalla chitarra di Franco Morone.