Radiohead a Macerata per i terremotati, quello che c'è da sapere

Domenica 20 il grande concerto allo Sferisterio, ecco le misure di sicurezza. Tra gli ospiti anche l'attore Claudio Santamaria

Jonny Greenwood dei Radiohead, foto d'archivio Afp

Jonny Greenwood dei Radiohead, foto d'archivio Afp

Macerata, 19 agosto 2017 - Ci siamo. Domani è il gran giorno, quello atteso da 2.472 persone che appena si sono aperte le vendite on line hanno polverizzato in quattro minuti i biglietti per lo Sferisterio: qui alle 21 comincia lo spettacolo, unico, del duo Radiohead, la band inglese di fama mondiale, con Thom Yorke e Jonny Greenwood, rispettivamente cantante e chitarrista del gruppo, che proporranno una selezione dei loro brani in chiave acustica.

Il concerto di beneficenza per i terremotati di Macerata, Ascoli e Fermo nasce da un’idea degli stessi artisti: Greenwood ha vissuto il sisma, nella sua casa di Monsampietro Morico (Fermo) ad agosto e ottobre. "Vogliamo dare una mano – spiega il chitarrista –, la nostra è soltanto una piccola cosa se paragonata alle case distrutte, ma possiamo contribuire a un cambiamento".

Perché allo Sferisterio? "È una bella sede - spiega Greenwood al Carlino - e poche band vanno a suonare in quella parte d’Italia. Sembra che perfino gli stessi italiani abbiano una vaga idea di Macerata e di dove sia esattamente". Il ricavato (231.000 euro) è devoluto al comitato ArteProArte, coordinato da Sharona Katan, moglie di Greenwood, per il recupero delle opere d’arte danneggiate. "C’è il rischio che tutto venga dimenticato o peggio la supposizione che il problema sia finito. Ma di certo non è così ed è importante che l’attenzione sulle Marche resti alta. Speriamo di dare un supporto per il restauro delle opere d’arte danneggiate dalle scosse. Nei precedenti terremoti, le opere d’arte danneggiate sono state spedite fuori e non sono mai più tornate. Dovrebbero restare nelle Marche, invece».

Le misure di sicurezza saranno le stesse già viste in essere per la stagione lirica e per Musicultura, con blocchi di cemento, veicoli di traverso e divieto di introdurre contenitori in vetro nell’arena, così anche il bar del teatro non potrà vendere bevande in vetro. Zaini e borse saranno controllati al momento dell'accesso allo Sferisterio. Si consiglia di mettersi in fila un’ora prima dell’inizio del concerto, ci vorrà tempo per il controllo all'ingresso: bisognerà avere dietro un documento d'identità con foto, i biglietti sono infatti nominali, non posso essere ceduti a terzi né rivenduti. E intanto non si placa la polemica per il 'mancato' maxischermo in piazza. "L’idea è stata accarezzata fino all’ultimo, – sottolinea il consigliere David Miliozzi –, era stupenda la possibilità di condividere con più cittadini possibili la generosità di due giganti dell’arte, che dà emozione solo pronunciarne il nome". Nulla di fatto, per motivi di sicurezza e per non far torto a nessuno dei Comuni che avevano richiesto il maxischermo.

Tra gli ospiti attesi, ci sarebbe anche l’attore Claudio Santamaria (recentemente premiato col David di Donatello per miglior attore protagonista di Jeeg Robot di Gabriele Mainetti). I cosiddetti vip, che saranno seduti tra il pubblico, daranno anche loro un contributo al concerto di beneficenza.

La voce e la chitarra dei Radiohead hanno voluto sul palco, come gruppo d'apertura, il fermano Daniele Di Bonaventura (al bandoneon) e il Cubis Quartet (nato apposta per l'occasione) composto da Federico Bracalente (di Fermo), Aldo Campagnari, Cristiano Giuseppetti, Vincenzo Starace. Due violini, una viola, un violoncello, per un'apertura d'eccezione che durerà 35 minuti, tra brani di Schubert, Shostakovich e la Suite mediterranea dello stesso Di Bonaventura.