Maceratese: la Lega dice no all’iscrizione in serie D

Il presidente Tavecchio ha risposto al sindaco: scaduti i termini

Il sindaco Carancini nel suo ufficio

Il sindaco Carancini nel suo ufficio

Macerata, 9 agosto 2017 - No della Figc all’iscrizione della Maceratese in serie D. Lo ha annunciato questa sera il sindaco Romano Carancini che, dopo l’incontro avvenuto ieri in Comune tra l’imprenditore bresciano Alberto Ruggeri e la cordata di investitori locali guidata da Maurizio Mosca aveva scritto alla Federazione proponendo l’iscrizione di una nuova società che succedesse alla SS Maceratese e alla sua storia nel campionato di serie D.

Questo pomeriggio è arrivata la risposta ufficiale delle Federazione che ha ribadito la non ammissibilità della società essendo il termine scaduto il 3 agosto scorso.

Grande rammarico del sindaco che ha annunciato altre iniziative – sia pure difficili - per vedere la squadra maceratese nel campionato di serie D.

«Credo che Macerata avesse diritto ad avere una deroga – ha detto Carancini –. La situazione della Maceratese e i ritardi dell’iscrizione al campionato di serie D si inquadrano nell’ambito di una situazione territoriale critica che non ha permesso facilmente di giungere ad un progetto nei tempi prescritti.

Credo che la motivazione addotta dalla Federazione sia parziale. E’ un atto di ingiustizia nei contronti del territorio. La città paga la serietà avuta nel voler presentarsi con un progetto concreto e serio. A situazioni particolari, e quella del terremoto lo è, dovrebbero essere applicate normative particolari».

La Federazione nella lettera inviata al sindaco spiega che «pur prendendo atto» della difficoltà indotte anche dal terremoto «gli adempimenti di iscrizione dovevano essere effettuati entro le ore 19 del 3 agosto 2017», concludendo che «allo stato non è possibile l’inserimento di una nuova squadra fuori dai termini negli organici della Serie D, sia per motivazioni oggettive legate all’organizzazione del campionato, sia tra l’altro per evidenti ragioni di opportunità non potendo la Figc Non operare nel rispetto delle normative regolanti la materia e dei diritti dei terzi».