Strepitoso Melchiorri, luci a San Siro: «Sensazione fantastica»

La rivincita dopo il dramma del 2008, l’attaccante maceratese schianta l’Inter

Melchiorri festeggiato dopo il gol del 1 a 2

Melchiorri festeggiato dopo il gol del 1 a 2

Macerata, 16 ottobre 2016 – «Se avessi mollato non avrei mai potuto vivere simili momenti». Il 29enne maceratese Federico Melchiorri è al settimo cielo dopo aver segnato a San Siro contro l’Inter ed essere stato determinante per la vittoria del Cagliari propiziando l’autorete di Handanovic. «Ho provato – risponde al telefono – sensazioni fantastiche, sono momenti che non capitano tutti i giorni, ti rendono vivo dentro e danno una forza straordinaria». Non ci sono dubbi sul fatto che Melchiorri abbia una forza interiore straordinaria e la sua storia lo dice chiaramente. A Giulianova (C2, stagione 2007-08), dopo l’esperienza nel Siena dove ha debuttato in A, era un giovane di belle speranze quando per un intervento di gioco viene sottoposto alla Tac che evidenzia un agglomerato di capillari che si erano raggomitolati e facevano pressione su di loro. «Non sapevo di esser nato con quel problema» dice il giocatore tre anni fa in un’intervista al Carlino.

Un problema che si abbatte come un ciclone sul giovane, che si sente più vulnerabile e dopo l’intervento decide di lasciare il calcio per stare più vicino alla famiglia, per dedicarsi agli studi. Passano i mesi e torna la voglia di mettersi di nuovo le scarpette: a Montecassiano comincia a correre quando gli arriva l’offerta del Tolentino (Eccellenza) dove inizia a fare ciò che gli riesce meglio: i gol. E ne segna tanti. Poi c’è il salto in D con la Maceratese (2012-13) dove si conferma bomber, l’anno successivo lo chiama il Padova (B), poi il Pescara (B) e l’anno scorso il Cagliari (B) dove ad aprile durante un allenamento si procura la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro.

Ed ecco che il ragazzo ancora una volta deve ricominciare da capo: la sua caparbietà viene premiata in casa quando segna alla Samp e ieri a Milano. «Prima della gara – confida – Roberto Colombo (terzo portiere) mi ha suggerito di non crossare se fossi arrivato sul fondo perché Handanovic è un portiere che anticipa le giocate degli avversari. In quel momento mi sono ricordato del suggerimento e ho calciato a rete, mi è andata bene». Due gare e due gol: «Una soddisfazione. Hanno un gusto particolare e se avessi mollato non avrei potuto viverle». Melchiorri si gode un pomeriggio da leone: «Sul piano sportivo è il migliore della vita».

Lorenzo Monachesi