Argento per l’Italube. I tifosi: «Cuore e orgoglio»

Olimpiadi a Rio, azzurri sconfitti in finale dal Brasile

Gli azzurri con la medaglia d’argento

Gli azzurri con la medaglia d’argento

Macerata, 22 agosto 2016 - Torneranno a casa con la medaglia d’argento il ct Gianlorenzo Blengini, il suo vice Giampaolo Medei, lo scout man Matteo Carancini e lo schiacciatore Osmany Juantorena. La finalissma al Maracanazinho ha premiato i padroni di casa del Brasile.

Neppure stavolta è arrivato l’oro olimpico dalla pallavolo: sembra una maledizione! E così si rincorrono sentimenti di rammarico e delusione, ma anche di soddisfazione per il bel torneo fatto comunque dagli azzurri. Dice il direttore sportivo della Lube, Giuseppe Cormio: «In finale ci è mancato qualcosa, magari da parte dei più giovani, ma credo che nel complesso abbiamo visto giocare una grande Italia, una squadra quadrata e ben gestita. La nostra Nazionale ha disputato un’ottima Olimpiade e questo è indubbiamente motivo di soddisfazione. Tutti i protagonisti meritano voti alti, a cominciare dall’allenatore Blengini. E’ stata per lui una prova di maturità, di equilibrio, superata con un 10 assoluto. Una consacrazione, sia nella parte tattica, sia per quanto riguarda la gestione del gruppo, guidato con grande serenità».

Anche a Giacomo Andreani, presidente del Club di tifosi «Lube nel cuore», piace cogliere l’aspetto positivo di questa esperienza azzurra in Brasile: «All’inizio dei Giochi ero scettico, ma ho visto poi una formazione che ci ha messo sempre cuore e orgoglio, appassionando milioni di italiani. Penso che vadano ringraziati tutti gli azzurri, a cominciare dallo staff tecnico, e che questo momento di esaltazione nazionale vada calvalcato al massimo affinché la pallavolo resti al centro del panorama dello sport azzurro. Spero che la Federazione, la Lega e i Club sappiano cogliere questo slancio servitoci dagli azzurri su un piatto… d’argento».

«Quando ho visto piangere il nostro Osmany ho avuto i brividi – aggiunge Rosalba Sabatini, sostenitrice della Lube e da sempre appassionati di volley – e mi è dispiaciuto davvero tanto per loro e, perché no, pure per noi che ci speravamo davvero tanto. Non è vero che va bene lo stesso il secondo posto: volevamo la medaglia d’oro! E penso che gli azzurri la meritassero, ci hanno messo davvero il cuore».

Una considerazione importante arriva anche da Lorenzo Ottaviani, giornalista che da 25 anni segue la Lube e questo movimento sportivo. Ecco il suo commento: «Abbiamo spento il televisore con un po’ di rammarico perché questo Brasile, a differenza di quello affrontato dagli azzurri nella finale del 2004 ad Atene (che era davvero stellare), ci ha dato l’impressione di essere alla nostra portata».

«Se ce l’avessero detto un mese fa – conclude Fabio Domizi, speaker ufficiale all’Eurosuole Forum quando gioca la Lube – avremmo subito firmato per l’argento. Oggi fa un po’ rabbia perché l’oro era lì che ci aspettava, ma bisogna comunque aggiungere che non era facile giocare di fronte a 20mila spettatori che tifano per gli avversari».

Mauro Grespini