Macerata, 17 aprile 2012 - LA CORSA della Lube continua in questa serie di semifinale. Grazie a una prestazione tutta cuore, grinta e passione la squadra di Giuliani ha messo a segno l’impresa conquistandosi la “bella” in casa dei piemontesi, che forse erano troppo sicuri di riuscire stavolta a domare l’indomito avversario. «Abbiamo fatto una gran bella cosa — ammette soddisfatto Alberto Giuliani — anche se gran parte di chi era a Osimo pensava che sarebbe stata un’impresa impossibile. Lo sport è bello e affascinante proprio perché è difficile da interpretare, ma tutto è possibile se si riesce a giocare come una squadra».

Qual è stata la benzina che ha acceso il motore della Lube?
«Non c’è stato assolutamente niente di importante o qualcosa che ha determinato il nostro successo. La vittoria è solamente il frutto del nostro lavoro e di tutto quello che ci diciamo dall’inizio della stagione. E cioè di avere sempre grande attenzione, determinazione, una pazienza infinita nella gestione della partita e soprattutto la lucidità mentale a non staccarsi mai dal match. A Osimo forse qualcosa è mancato, mentre a Cuneo abbiamo messo in atto tutto questo e il risultato ci ha premiato».

La Lube come arriverà alla “bella” di domani sera?
«Dico solo un paio di cose: Omrcen non ci sarà perché è squalificato e su Parodi c’è un grosso punto interrogativo per cui lascio a voi il giudizio. Una cosa comunque è certa: non lasceremo assolutamente nulla di intentato. Anzi, queste difficoltà ci daranno ancora più forza e determinazione per riuscire a regalare al territorio, ai tifosi e alla società una giornata memorabile come sicuramente sarà il “V-Day“ di Milano».

La situazione infortunati?
«È in continua evoluzione. In questo momento ho vicino il fisioterapista David Cueli, non siamo in grado di dire qualcosa di preciso ma di certo all’appuntamento ci saremo, e anche con intenzioni bellicose».

Giuliani ago della bilancia: un anno fa sulla panchina di Cuneo fece fuori la Lube quest’anno farà altrettanto con i piemontesi?
«Magari fossi veramente io l’ago della bilancia. Invece a decidere chi andrà a Milano saranno il gioco, la condizione fisica, la grinta, la determinazione, insomma tutte quelle cose che servono per vincere. Da parte nostra cercheremo di mettere in campo tutto quello che in questi mesi abbiamo seminato, alla fine vedremo chi la spunterà».

Parodi ce la farà?
«Su questo ragazzo c’è da dire una cosa: è un giocatore importantissimo perché riesce a dare alla squadra il giusto equilibrio. Mi auguro che possa essere in grado di dare il suo contributo, ma conoscendo molto bene Simone (Parodi, ndr) farà i salti mortali pur di giocare la partita».


di Augusto Serrani