Macerata, 30 ottobre 2014 - Con il pretesto di accompagnarla a una festa, avrebbero convinto una ragazza a salire in auto con loro, poi l’avrebbero portata in un luogo isolato, violentata, picchiata e infine abbandonata. Per questo due romeni si ritrovano sotto processo per violenza sessuale e lesioni. Nei guai anche la donna che gestisce il night dove lavorava la giovane, accusata di favoreggiamento. La vicenda nella notte tra 14 e il 15 dicembre del 2012. Secondo l’accusa, Marius Marian Gheragosian e Costantin Cioccoiu avrebbero avvicinato una ballerina del night di Corridonia, alla fine del lavoro, e le avrebbero proposto di andare con loro a una festa.
Poi però l’avrebbero portata in una zona isolata, dalle parti di San Claudio e, prima l’uno e poi l’altro, avrebbero approfittato di lei. Poi uno dei due, Gheragosian, l’avrebbe insultata e picchiata con pugni e schiaffi, prima di abbandonarla in mezzo alla strada. Per quei fatti i romeni vennero anche messi agli arresti domiciliari, lo scorso aprile.
L’accusa di favoreggiamento invece è stata contestata alla donna che gestisce il night di Corridonia, «La dolce vita», Gina Felea: sentita dai carabinieri durante le indagini, negò che la ballerina fosse uscita con i due, che avevano pagato dieci consumazioni (150 euro), negò che la ragazza, rientrata nel locale, le avrebbe detto di essere stata violentata; la donna disse che la ragazza era uscita dicendo di sentirsi male, e che poi era rientrata dicendo che Gheragosian l’aveva schiaffeggiata.
Ieri per loro tre, difesi dagli avvocati Giancarlo Giulianelli, Laura Ricci e Mauro Chiariotti, in tribunale a Macerata si è tenuta l’udienza preliminare, al termine della quale il giudice Enrico Pannaggi ha disposto il rinvio a giudizio, fissando la prima udienza al 2 marzo. Gli imputati però respingono ogni accusa e danno una versione molto diversa dei fatti. I due si erano messi d’accordo con la ragazza per alcune prestazioni, ma poi uno di loro ci aveva ripensato; la ragazza si sarebbe risentita, avrebbe preteso lo stesso la somma concordata e alla fine avrebbe colpito con una bottigliata alla testa uno dei romeni, che infatti è andato al pronto soccorso. Sarà il tribunale ora a decidere quale delle due versioni sia più credibile.