Superstrada, resta l’incubo delle incompiute

Da via Mattei alla Pedemontana: ecco le opere mancanti alla Quadrilatero

La cerimonia di inaugurazione della superstrada

La cerimonia di inaugurazione della superstrada

Macerata, 30 luglio 2016 - Dalla bretella di via Mattei a Macerata all’intervalliva di Tolentino, dalla rotatoria di Civitanova alla Pedemontana per l’entroterra. Inaugurata la superstrada col premier Matteo Renzi, sono diversi i nodi ancora da sciogliere per la viabilità maceratese. Tra pastoie burocratiche e ritardi vari, è ancora in alto mare una serie di opere complementari previste nel progetto della Quadrilatero. Nel capoluogo, viaggia con anni di ritardo la bretella che dovrebbe collegare via Mattei alla Pieve e che dovrebbe consentire di bypassare il passaggio a livello. Ebbene, dopo anni di proclami, manca ancora il progetto esecutivo e l’opera (da 11 milioni di euro) non risulta ancora finanziata. In ritardo è anche lo svincolo della superstrada a Campogiano.

A chiedere che si acceleri sull’opera è Ivano Tacconi. «Ringraziamo Mario Baldassarri per la superstrada – dice il capogruppo dell’Udc in Comune –, ma ora il suo progetto va completato. Macerata non ha un ingresso dalla superstrada, bisogna assolutamente realizzare la bretella». Parte del progetto Quadrilatero è la rotatoria al terminal Civitanova. Inaugurato il collegamento con Foligno, per chi arriva dall’Umbria la strada si conclude con un semaforo che regola i tempi di innesto sulla statale adriatica e crea rallentamenti e code. Dovrebbero iniziare entro il 2016 i lavori di realizzazione del raccordo con SS16. Il progetto prevede un’enorme rotatoria e a giorni è attesa la firma della convenzione tra Ministero, Anas, Ferrovie e Comune. L’opera va di pari passo con un altro intervento, il sottopasso sulla statale adriatica che, circa 500 metri più a nord dell’uscita della superstrada, dovrà bypassare la ferrovia per eliminare il tappo del passaggio a livello. Si tratta di un progetto che muove 13 milioni di euro, circa 7 destinati alla rotatoria.

Quanto alla Tolentino-San Severino, è il sindaco Giuseppe Pezzanesi a ricordare che «l’intervalliva va fatta, è una priorità non solo per le realtà imprenditoriali dei due Comuni, ma per tutto l’entroterra. È fondamentale per la sanità e l’economia della vallata, non è impattante e con il nuovo progetto costa sui 67 milioni di euro, rispetto agli 85 milioni di prima». A differenza del disegno originale, che passava per Cantagallo, a Pollenza, l’ultima variante va da Taccoli fino al Ponte dell’Addolorata. Si tratta di una galleria sotterranea, che «risparmia» ponti romanici e ferrovie. Il sindaco di Tolentino ha promesso di recarsi a breve in Regione, insieme alla collega di San Severino Rosa Piermattei, per capire quali sono le risposte che il governo ha dato al presidente Luca Ceriscioli. Esulta per il completamento della superstrada Dario Conti, ex sindaco di Camerino, che ringrazia Baldassarri. Ma poi insiste sulle opere da completare: «Gli amministratori dovranno far sentire alta la propria voce affinché inizino i lavori del tratto pedemontano Fabriano-Camerino/Sfercia-Muccia; il primo segmento fino a Castelraimondo è stato anche finanziato. La Pedemontana è essenziale per mettere insieme i territori della Vallesina e della Val di Chienti».