Guzzini Challenger, sfida fra Muller e Berankis

Il 14 luglio inizierà l’atteso torneo sui campi del Circolo Tennis, montepremi aumentato. Tra i giovani da tenere d'occhio Lorenzo Giustino

Gilles Muller  colpisce la palla a due mani

Gilles Muller colpisce la palla a due mani

Recanati (Macerata), 5 luglio 2014 - Saranno il lussemburghese Gilles Muller e il lituano Ricardas Berankis le prime due teste di serie del Guzzini Challenger, in scena, dal 14 al 20 luglio, sui campi del Circolo Tennis Francesco Guzzini di Recanati, dove si rinnova l’appuntamento con il torneo maschile dell’Atp Challenger Tour. Il montepremi complessivo, che lo scorso anno ammontava a 30 mila euro, è stato portato a 35 mila. Il salto di qualità non è stato soltanto dal punto di vista economico, ma soprattutto da quello tecnico con la partecipazione di giocatori di prim’ordine. Il francese David Guez (Atp 172), dopo aver perso lo scorso anno in finale contro Thomas Fabbiano, intende prendersi la rivincita sul campo veloce del Guzzini. Ma dovrà vedersela proprio con Gilles Muller, n.103 al mondo, che intende ritornare ai fasti di due anni fa quando arrivò tra i primi 50 del ranking Atp. Il 2013 è stato un anno da dimenticare, il Guzzini Challenger potrebbe rappresentare la giusta vetrina per risalire in classifica e mettere in mostra le grandi potenzialità del trentunenne allenato da Frank Eicher. I presupposti ci sono tutti visto che a Wimbledon la sua corsa si è fermata solo al secondo turno contro il mostro sacro del tennis mondiale Roger Federer (6-3, 7-5, 6-3). In precedenza Muller ha sconfitto nella fase delle qualificazioni un altro habitué del Guzzini lo spagnolo Adrian Menendez-Maceiras, presente anche quest’anno al torneo leopardiano.

Sarà sicuramente agguerrita la folta rappresentativa azzurra capitanata da Andrea Arnaboldi. Anche il 26enne milanese, n. 171 al mondo e nella top ten italiana, è reduce da Wimbledon dove però non è andato oltre il secondo turno di qualificazione arrendendosi al lituano Richards Berankis. La seconda testa di serie del torneo è stato il primo tennista del suo Paese ad entrare nella Atp top 100. Con alle spalle un passato da junior di primissimo piano in tutti e 4 i tornei del grande slam Berankis è ancora alla ricerca della consacrazione da professionista, anche se nel 2012 ha sfiorato in finale la vittoria al Los Angeles Open. Ai 3 italiani già certi di un posto in tabellone (Arnaboldi, Cipolla e Giustino), si sono aggiunti i tre giocatori invitati dal settore tecnico della Federazione Italiana Tennis. Le scelte sono ricadute su Salvatore Caruso, Matteo Trevisan e Stefano Napolitano. Tre atleti in crescita, di grande qualità che stanno ben figurando in questi ultimi mesi nei tornei di categoria. Napolitano è considerato una delle giovani promesse più interessanti del panorama nazionale. Poco più di un mese fa in Tunisia si è visto sfumare il primo titolo in carriera perdendo la finale del torneo Future di Sousse.

Ma tra i giovani sarà da tenere d’occhio proprio Lorenzo Giustino (Atp 240) inserito di diritto nel main draw. L’azzurro, trapiantato da tanti anni a Barcellona e allievo dell’accademia di Sergi e Luis Bruguera, è considerato l’ultimo figlio della Napoli tennistica dopo Diego Nargiso e Rita Grande. Nonostante la giovanissima età ha dato prova di grande estro e determinazione. Quest’anno ha deciso giocare tutti i tornei sul veloce che si adattano meglio al suo stile, anche se non disdegna la terra. Ma le superfici dure, specie il cemento, gli consentono di prendere più confidenza con la tecnica, la tattica e acquistare fiducia. Darà man forte alla compagine azzurra il veterano del Guzzini Challenger Flavio Cipolla che proprio lo scorso anno ha eliminato Gianluigi Quinzi in un match combattutissimo. Il romano, allenato da papà Quirino, cercherà di andare oltre i quarti dove venne fermato dal vincitore della scorsa edizione Thomas Fabbiano. Recanati rappresenta una ghiotta occasione per testare la condizione sul veloce in attesa dei tornei americani e della fase di qualificazione agli US Open. "L’inizio del 2014 - ricorda la direttrice del torneo Cristina Gnocchini - non è stato dei migliori, Cipolla ha giocato alcune belle partite senza però ottenere punti preziosi e quindi la fiducia per far bene. Da due anni il Guzzini è ritornato in mano italiana chissà che proprio un altro connazionale non possa cogliere l’eredità di Simone Bolelli e Fabbiano".