Tenta di baciarla minacciandola col coltello, arrestato

Luca Marini, 24 anni, studente universitario iscritto a Lettere ha strattonato la commessa di una panetteria. Ora dovrà rispondere di violenza sessuale

Violenza sulle donne

Violenza sulle donne

Macerata, 14 settembre 2014 - Strattona la commessa di una panetteria tentando di baciarla e mostrandole un coltello per intimorirla: in carcere con l’accusa di tentata violenza sessuale è finito Luca Marini, 24 anni, studente universitario iscritto alla facoltà cittadina di Lettere e filosofia e residente a Castelfidardo, arrestato attorno alle 20 di venerdì nella città della fisarmonica, in una panetteria cittadina. Il giovane, da tempo invaghito della nuova commessa, una ragazza poco più giovane, è voluto passare dalle avance verbali ai fatti e venerdì sera, all’orario di chiusura attorno alle 19.30, si è presentato in negozio, quando era rimasta solo la ragazza: Marini è balzato dietro al bancone e ha strattonato la giovane vittima per un braccio, tentando di baciarla e facendole vedere che, legata alla cintola, aveva una custodia con dentro un coltello.

La ragazza, pur terrorizzata, è riuscita a resistere all’aggressione e a divincolarsi il tempo necessario per raggiungere il telefono, con il quale ha chiamato la fidanzata del titolare. Questa ha allertato i carabinieri e si è precipitata in negozio con il proprietario della panetteria: nonostante il loro arrivo, il ragazzo avrebbe continuato a fare lo strafottente fino all’arrivo dei carabinieri. Le telecamere interne del negozio avrebbero ripreso tutte le sequenze dell’aggressione. Il 24enne si trova attualmente rinchiuso nel carcere di Montacuto: il pm Irene Bilotta gli contesta il reato di tentata violenza sessuale e per domani è prevista la convalida dell’arresto. Il giovane, ieri, ha ricevuto anche la visita dell’avvocato Nazzareno Ciucciomei, suo legale di fiducia: «La condotta del mio assistito può configurare il reato di violenza privata, piuttosto che quello di tentata violenza sessuale. Il 24enne non ha fatto alcun cenno al tentativo di baciare la ragazza».

Ascoltata dai carabinieri, la vittima, in lacrime e sotto choc, ha però fatto esplicito riferimento al bacio che il suo aggressore pretendeva da lei. Ieri l’avvocato Ciucciomei ha chiesto di parlare con il pm Irene Bilotta proprio per conoscere la posizione del suo assistito ed in tribunale sono arrivati anche i genitori del giovane. Questi ultimi ritengono incredibili le accuse che vengono mosse al loro figlio, che il mese prossimo dovrebbe sostenere la tesi in Storia. Stando a quanto riferito dalla vittima, Marini da 4 mesi tentava di conquistarla e almeno due volte alla settimana passava per la panetteria per vederla e invitarla ad uscire. La ragazza, fidanzata con un altro giovane, aveva sempre rifiutato. Anche giovedì l’arrestato si era presentato in panetteria all’orario di chiusura, ma il proprietario lo aveva allontanato in malo modo, dicendogli di non tornare. Forse per questo il giovane ha deciso di tornare portando con sé il pugnale.