Ospedale, allarme trasferimento per Oculistica

L’ipotesi: il reparto a San Severino. I vertici Asur: «C’è solo il trasloco degli ambulatori all’ex Inail»

Una visita oculistica

Una visita oculistica

Macerata, 11 settembre 2014 - Oculistica trasferita a San Severino? Da giorni all’interno dell’ospedale di Macerata si rincorrono voci che darebbero come imminente lo spostamento, anche in virtù del possibile trasferimento di un medico nell’ospedale settempedano. E tutto ciò significa che a Macerata non si farebbe più chirurgia oculistica (per esempio cataratte) che sarà invece fatta a San Severino. I vertici dell’Asur, però, smentiscono questa eventualità e chissà se queste parole possano tranquillizzare i pazienti.

«Al momento gli ambulatori di oculistica, in rapporto ai lavori da fare e alle norme di sicurezza, saranno trasferiti nei locali dell’ex Inail che abbiamo acquistato e debitamente organizzato. Tutto qui, altro non c’è. Per il resto tutto continua come prima, non c’è alcun trasferimento, né alcuna chiusura», spiega il direttore Pierluigi Gigliucci. Per quanto riguarda il futuro, però, nessuno si sbilancia, anche perché bisognerà vedere nel concreto quali saranno gli effetti della recente riforma sanitaria varata dalla Regione, in particolare quelli che riguardano le cosiddette reti. La logica è quella di "distribuire" le eccellenze sul territorio in base ai bisogni, ma anche alla strumentazione, il percorso storico delle strutture e delle professionalità, fermo restando che non è possibile che ogni ospedale possa avere tutto e garantire ogni prestazione: la qualità costa e le risorse sono poche.

Di qui la scelta di avere una qualità sempre più alta, ma nell’ambito di un’organizzazione territoriale e sanitaria che individui e specifichi ruoli, funzioni ed eccellenze per ogni presidio. Da diversi anni, il direttore di Oculistica, sia a Macerata che a San Severino, è il dottor Vincenzo Ramovecchi, che ha la sua originaria titolarità nella città settempedana, nel cui ospedale il reparto di oculistica si è più volte segnalato per la sua eccellenza. Questo aspetto e l’annunciato trasferimento degli ambulatori causa lavori sta facendo pensare al trasferimento dell’intero reparto. Ma questo, ufficialmente viene smentito. Esiste, però, come ipotesi possibile nell’ambito degli orientamenti e delle decisioni che saranno assunte in sede regionale, secondo una logica di razionalizzazione che riguarda anche altre realtà (si pensi al caso dei punti nascita di cui tanto si è discusso). Ma si tratta di percorsi che richiedono tempo e confronto, non certo qualcosa che si fa dall’oggi al domani.