Nuova veste per l’ex tribunale: ospiterà la facoltà di Informatica

Camerino, saranno oltre 500 gli studenti che dal 1° marzo andranno nella nuova sede

Il taglio del nastro

Il taglio del nastro

Camerino (Macerata), 11 febbraio 2016 - Torna a vivere il «tribunale» di Camerino. E’ così infatti che i cittadini ancora oggi si riferiscono all’edificio che fino al 2013 ha ospitato l’organo giudiziario e che da quel settembre non rivedeva la luce. Torna a ripopolarsi con una nuova veste, in un contesto che sa di futuro. La struttura che spicca nella centralissima piazza Mazzini infatti è la nuova sede del corso di laurea in Informatica e Computer Science dell’Università di Camerino.

Doppia la mano al taglio del nastro, quella di un Comune e di un ateneo mai così uniti. «Ecco un altro sogno che si realizza – ha detto il sindaco Gianluca Pasqui – quando chiusero le porte del tribunale mi chiedevo chi mai avesse potuto credere di nuovo in questa struttura, riempire di nuovo queste aule. Voglio ringraziare a nome di una città intera il rettore e la governance di Unicam, che restituiscono nuova vivacità e nuova economia al centro storico».

Centinaia gli studenti, circa 500, dal primo marzo infatti frequenteranno quotidianamente le aule e i laboratori del nuovo polo, ai primi tre piani dello stabile concesso dal comune ad Unicam in comodato d’uso. La costante crescita di studenti di informatica, settore che ormai contribuisce in ogni sfera delle nostre vite, dal privato al pubblico, nell’industria e nei servizi, ha reso necessario l’ampliamento degli spazi destinati alla didattica.

«Il legame tra Unicam e la sua sede storica – ha affermato il rettore Flavio Corradini – oggi viene, se possibile, ancora più rafforzato. Camerino rappresenta concretamente il modello anglosassone di cittateneo, vero e proprio campus dove studiare e godere di tutti i servizi offerti. I nostri informatici trovano lavoro ancora prima di laurearsi, il settore è in costante crescita. Il mio obiettivo, per i prossimi cinque anni, è raddoppiare i numeri di quello che già oggi è il corso più scelto di Scienze e Tecnologie».