Bilancio con il segno più per l’Università di Macerata

Nel 2015 un utile netto di oltre due milioni

Il rettore Luigi Lacchè

Il rettore Luigi Lacchè

Macerata, 30 giugno 2016 - L’Università di Macerata ha approvato il bilancio di esercizio 2015 con un utile netto di 2 milioni e 300mila euro. Un buon risultato per le casse dell’ateneo, le cui entrate sono rimaste sostanzialmente stabili rispetto al 2014, attestandosi su circa 52 milioni di euro.

«Questa cifra – commenta il rettore Luigi Lacchè – racconta di un’università che è riuscita a portare avanti numerosi nuovi progetti nei campi della didattica, della ricerca e dei servizi agli studenti nonché importanti investimenti strutturali, utilizzando le proprie risorse in modo altamente efficiente e proseguendo un percorso crescente di solidità del bilancio».

Il bilancio sostituisce il vecchio bilancio consuntivo, perché l’Unimc dal 2015 ha adottato il sistema contabile «economico-patrimoniale, così come richiesto dalla normativa in vigore, e il nuovo documento non è paragonabile con i consuntivi degli anni precedenti, in quanto i criteri di redazione sono completamente diversi. Ciò ha comportato anche la compilazione del primo stato patrimoniale, rendendo necessaria un’accurata ricognizione inventariale del tesoretto dell’ateneo, dalla valutazione dei beni immobili alla stima delle collezioni librarie di valore, quella dei beni di valore storico-artistico e dei beni museali.

Una chiusura con il segno più, che si unisce al rafforzamento dei rapporti con le realtà economiche circostanti, pubbliche e private, oltre alla costituzione di un nuovo spin-off e la conferma del laboratorio umanistico per la creatività e l’innovazione. Nel 2015 è proseguita l’azione volta a consolidare e potenziare i risultati raggiunti nell’ambito dei finanziamenti europei e nazionali: l’ateneo ha ottenuto il finanziamento di 11 progetti europei contro i 5 dell’anno precedente e ha avviato progetti pilota, intesi come veri e propri laboratori per individuare nuove linee di ricerca da proporre a livello europeo. Conseguentemente sono aumentati gli introiti di fondi europei, incrementati del 46% per oltre un milione e 600 mila euro in totale.