Porto Potenza, vandali al cimitero. Loculi presi a sprangate

Le lacrime dei familiari. Carabinieri a caccia dei responsabili, spunta un sospettato

Porto Potenza, uno dei loculi colpiti dai vandali

Porto Potenza, uno dei loculi colpiti dai vandali

Porto Potenza (Macerata), 28 maggio 2016 - Una quindicina di tombe sono state oggetto di atti vandalici all’interno del cimitero di Porto Potenza.

Durante la notte tra giovedì e venerdì ignoti si sono introdotti nel perimetro del Campo Santo, verosimilmente scavalcando la recinzione nella zona di nord ovest, dove la barriera è più bassa e lontana dalle zone illuminate. Secondo i carabinieri, prima di introdursi nel cimitero, i balordi potrebbero aver trovato un tondino in ferro, possibile residuo di lavori di manutenzione effettuati alcuni mesi or sono, utilizzato poi per danneggiare le pietre tombali in marmo.

I loculi presi di mira, sia quelli dell’ala nuova nord che di quella vecchia ad est, sono tutti nella seconda fila partendo dal basso e scelti in maniera casuale. Un’altezza forse più comoda per usare la spranga metallica a mo’ di ariete, causando spaccature e crepe nei marmi di facciata dei loculi.

Ad accorgersi di tanta nefandezza è stato uno dei familiari di un defunto tumulato in una delle tombe danneggiate, andato di buon mattino a porgere omaggio al congiunto. Erano, infatti, le 8.10 di ieri mattina quando il custode del cimitero rivierasco, che stava tagliando l’erba nella parte esterna del vecchio ingresso, è stato avvicinato in lacrime da un anziano ed accompagnato a vedere di persona quanto accaduto.

Dopo una ricognizione di tutto il cimitero per verificare la portata dei danni, il custode ha allertato i carabinieri e l’ufficio tecnico del Comune di Potenza Picena. Poco dopo tecnici comunali e militari dell’Arma erano sul posto per i rilievi di legge.

In mattinata anche l’assessore ai Lavori Pubblici, Luisa Isidori, ha effettuato un sopralluogo riferendo poi al sindaco Francesco Acquaroli che nel pomeriggio ha indetto una giunta straordinaria per definire i contorni di una vicenda dai toni inquietanti.

Secondo quanto trapela, i carabinieri starebbero stringendo il cerchio su un sospettato. Nessuna delle tombe danneggiate è stata violata e questo lascia escludere un movente diverso da quello della pochezza morale degli autori.

Sul piazzale del cimitero si sono verificate, nell’arco degli anni, spaccate e furti all’interno di automobili in sosta, ma mai era accaduto nulla di simile e di tanto odiosamente irrispettoso nei confronti della memoria dei defunti e delle loro famiglie.

Famiglie e Comune che ora saranno chiamati a sporgere denuncia formale contro ignoti per una serie di reati che vanno dal danneggiamento aggravato al delitto contro il sentimento religioso e la pietà dei defunti, fino al vilipendio delle tombe che prevede da 6 mesi a 3 anni di reclusione.