Via Morbiducci, caos e proteste: "In strada si stavano ammazzando"

Rissa tra stranieri, parla il titolare della Snai: nessuno interveniva

 La zona in cui si è consumata la rissa (foto Calavita)

La zona in cui si è consumata la rissa (foto Calavita)

Macerata, 1 aprile 2015 - «SONO stato io a chiamare la polizia, perché in strada si stavano ammazzando, ma poi alla fine ci andiamo di mezzo sempre noi». Giuseppe Finelli, uno dei gestori del Punto Snai di via Morbiducci, racconta l’episodio avvenuto nel tardo pomeriggio di domenica.

«Il ragazzino si trovava fuori dall’agenzia, anche perché qui i minorenni non possono neppure entrare. Non so perché, ma un uomo di colore che era fuori dall’agenzia per fumare, a quanto mi ha detto lui, lo avrebbe colpito all’improvviso con uno schiaffo. A quel punto sarebbe nata una rissa, perché i due si sono attaccatti, e gli amici di entrambi sono intervenuti con quattro o cinque persone a sostegno dell’uno e dell’altro. Tutti i clienti si sono messi alle porte, altri erano alle finestre, ma nessuno faceva niente. Poi, dopo un quarto d’ora, qualcuno è venuto da me a dirmi che in strada si stavano ammazzando, allora io, che fino a quel momento non mi ero accorto di nulla anche perché il gruppo si era spostato verso i cassonetti, ho chiamato la polizia. Gli amici del nordafricano però lo avevano già allontanato, accompagnandolo in direzione dei giardini».

L’EPISODIO è l’ennesimo di una serie registrati in quella zona. «Purtroppo dalle 16 in poi qui cresce la tensione. Anche se potremmo stare aperti di più, alle 20 siamo costretti a chiudere per evitare problemi: sono situazioni delicate. Ma il problema non è la nostra agenzia, il problema è chi vende alcolici a queste persone, con l’autorizzazione del Comune. Nell’agenzia di solito riusciamo a tenere sotto controllo la situazione: qui vengono tutti perché sperano di fare il colpaccio, appena hanno qualche soldo fatto chiedendo l’elemosina, corrono a scommettere. Quando se li finiscono, scompaiono. E se capita che qualcuno alzi la voce o crei problemi, io spengo subito i televisori: così si calmano tutti, perché per loro è importantissimo poter stare qui dentro e seguire le partite. Comunque, ci sono quattro o cinque persone che non si vedono più qui in giro, da quando c’è stato l’incendio all’alimentari il 15 marzo (FOTO) Come pure non si è più visto quello che avrebbe aggredito l’albanese: da domenica sera non è più tornato a scommettere qui».