Automobilista pestato, tre arrestati. Ecco il video dell’aggressione

Porto Potenza, in cella i fratelli Cicciù. L’avvocato Boschi chiede la scarcerazione: «Due di loro non c’entrano e le immagini lo dimostrano» (GUARDA)

Un momento del pestaggio

Un momento del pestaggio

Macerata, 31 ottobre 2014 – «Tre persone sono state arrestate con accuse pesanti: sequestro di persona, lesioni, minacce. In realtà è vero che un’aggressione c’è stata, ma non come la descrive la procura. E a dimostrarlo è proprio il video diffuso su Whatsapp dai protagonisti». L’avvocato Gianluigi Boschi difende i fratelli Cataldo, 29 anni, Domenico, 24, e Antonio Santo Pio Cicciù, 18, residenti due a Porto Potenza e il terzo a Civitanova, arrestati mercoledì all’alba insieme con il calciatore di Passo Treia Eduard Xhafa, con l’accusa di spaccio di stupefacenti. Ma i tre fratelli sono accusati anche per una violenta aggressione avvenuta il 13 settembre a Porto Potenza, in seguito a un litigio nato per motivi di circolazione stradale.

«Tutti e tre, compreso un diciottenne che non ha alcun precedente penale e non è coinvolto nell’accusa di spaccio, sono finiti in carcere per un pestaggio che, a detta della vittima, sarebbe stato particolarmente cruento. E’ vero che l’aggressione c’è stata, ma il video mostra benissimo come sono andate le cose: Domenico con la macchina si è fermato davanti all’auto dell’altro, è sceso, ha aperto la portiera e lo ha aggredito. Poi se ne è andato, trascinato via dall’altro fratello Cataldo, che non ha neppure sfiorato l’automobilista. Antonio poi, il più giovane dei fratelli, si limita ad andare all’altra portiera e provare ad aprirla, senza riuscirci e senza mai avvicinarsi all’aggredito. A giudicare dal video, non si possono accusare tutti e tre di sequestro di persona e lesioni: ci sono le lesioni, ma attribuibili semmai al solo Domenico».

Ieri di questo si è parlato in carcere nell’interrogatorio di garanzia, con il giudice Enrico Zampetti. L’avvocato Boschi ha chiesto la scarcerazione per tutti e tre: «Non c’è stato alcun sequestro di persona, solo una lite violenta tra due persone, l’aggredito e l’aggressore, e uno dei fratelli è andato lì per portare via quello che stava menando. Quanto alla droga, le accuse a Cataldo e Domenico si basano solo su testimonianze de relato, e non su specifici episodi, ma su circostanze connesse, e su intercettazioni telefoniche dal contenuto incerto. Anche su questo comunque loro hanno risposto al giudice, respingendo ogni accusa».