Giacomo e Giorgio Caporaletti con il grattino vincente, un «Turista per sempre»
Montefano (Macerata) 13 maggio 2015 - HA SPESO 5 euro per un «Turista per sempre» e ne ha vinti 1 milione e 740mila: questa la sorte di un fortunato (o di una fortunata) che ha comprato un gratta-e-vinci. Per ora non si ha la più pallida idea di chi potrà vivere sereno per almeno vent’anni: i titolari della tabaccheria Caporaletti di Montefano (dove il grattino è stato acquistato) hanno ritrovato ieri mattina, infilata sotto la serranda, solo una fotocopia del biglietto vincitore con accanto la scritta «Grazie!» seguita da un sorriso, ben segnata dal pennarello rosso.
E di sorridere il possessore del fortunato grattino ne ha ben ragione: può riscuotere immediatamente 200.000 euro, seguiti da 6.000 euro al mese per 20 anni, terminati i quali si aggiungono altri 100.000 euro di bonus. Il totale è spaventoso: 1.740.000 euro, il sogno di una grandissima fetta di italiani.
Il vincitore per ora è anonimo, ma data la clientela il titolare si sbilancia. «Molto probabilmente – dice Giorgio Caporaletti – è un montefanese. Questa tabaccheria è frequentata soprattutto dai residenti, e sono loro che giocano». Chissà se il fortunato vincitore resterà in silenzio e protetto dal segreto oppure se verrà allo scoperto: di sicuro non sarà facile scovarlo, data la rateizzazione. Si tratta in ogni caso di uno «stipendio» fisso e sicuro: 6.000 euro al mese sono ben al di sopra della maggior parte delle retribuzioni statali, come quelle per docenti o impiegati.
Non è la prima vincita che la tabaccheria Caporaletti ha la fortuna di ospitare: già 3 i 5 al superenalotto indovinati, più un altro grattino da 20.000. Somma più che rispettabile, ma che impallidisce di fronte al compagno milionario. Alcuni si sono lamentati delle cifre così alte, perché preferirebbero avere più tagliandi vincenti a fronte di somme più piccole e ragionevoli, così che più persone riescano a godere di una piccola oasi monetaria, seppur temporanea. La somma è enorme, e ovviamente non può essere riscossa in una una tabaccheria: in questi casi ci si deve rivolgere direttamente a un notaio oppure a una banca. Facile quindi mantenere l’anonimato.