Lunedì 15 Aprile 2024

Marò, ecco le condizioni per il rientro di Girone in Italia

Pubblicata la sentenza del Tribunale arbitrale internazionale dell'Aja. Il ministro Pinotti: "Sarà a casa tra qualche settimana"

Salvatore Girone e Massimiliano Latorre (Afp)

Italian marines Massimiliano Latorre (R) and Salvatore Girone (L) come out from the police commissioners office in Kochi on December 20, 2012. An Indian court allowed two Italian marines awaiting trial for shooting two fishermen to go home for Christmas, despite prosecution fears that they will not return. The marines shot dead the fishermen off India's southwestern coast near the port city of Kochi in February while guarding an Italian oil tanker, but they deny murder on the grounds that they mistook their victims for pirates. AFP PHOTO/ STR / AFP PHOTO / STRDEL

Roma, 3 maggio 2016 - Salvatore Girone deve rientrare in Italia dove "resterà sotto l'autorità della Corte Suprema indiana durante l'arbitrato" internazionale che oppone Italia e India sulla vicenda. E' quanto si legge nella sentenza del Tribunale arbitrale internazionale dell'Aja pubblicata oggi sulla vicenda del marò, da quattro anni in India perché accusato insieme al collega Massimiliano Latorre dell'uccisione di due pescatori mentre erano di scorta alla petroliera Enrica Lexie.

Roma e Nuova Delhi, si legge ancora nella sentenza, "devono cooperare, anche davanti alla Corte Suprema indiana, per ottenere un allentamento delle condizioni cautelari del sergente Girone così che possa, in base a considerazioni di umanità, tornare in Italia". La Corte Suprema validerà le condizioni concordate dai due Paesi. 

"Il Tribunale arbitrale ritiene appropriate le condizioni, garanzie e procedure che sono state stabilite per il sergente Latorre" e, nella sentenza di oggi, suggerisce alla Corte Suprema indiana di adottare le stesse anche per il rientro in Italia di Girone. "Queste potrebbero includere, tra le altre, le seguenti condizioni: l'Italia dovrà assicurare che Girone si presenti a un'autorità in Italia designata dalla Corte Suprema indiana a intervalli determinati dalla stessa Corte Suprema; Girone dovrà consegnare il suo passaporto alle autorità italiane e non potrà lasciare l'Italia senza il permesso della Corte Suprema indiana; l'Italia dovrà informare la Corte Suprema indiana sulla situazione di Girone ogni tre mesi".

E ancora: "Il Tribunale arbitrale decide che Italia e India riferiscano ognuna al Tribunale stesso rispetto a queste misure provvisorie" sul rimpatrio "e autorizza il presidente a chiedere informazioni alle parti se tale rapporto non verrà fornito entro tre mesi dalla data di questa sentenza, e nel caso, prendere misure appropriate". 

Il Tribunale, istituito presso la Corte permanente di arbitrato dell'Aja, è composto da cinque giudici. Due, Francesco Francioni e Chandrasekhara Rao, sono stati nominati dai governi di Italia e India. Gli altri tre, il russo Vladimir Golitsyn, il sudcoreano Jin-Hyun Paik e il giamaicano Patrick Robinson, sono stati individuati dal presidente del Tribunale sul diritto del mare di Amburgo (Itlos) e nominati il 6 novembre 2015 dopo consultazioni tra Roma e New Delhi. Golitsyn, che nel frattempo diventato presidente del Tribunale sul diritto del mare nel 2014, presiederà anche il Tribunale arbitrale per il caso marò.

IL MINISTRO - "Salvatore Girone tornerà in Italia tra qualche settimana, ci sono ancora delle pratiche burocratiche da espletare", ha dichiarato il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a margine della celebrazione per i 155 anni dell'Esercito. Quella di ieri, ha spiegato ancora, "è stata una bella notizia nella quale speravamo e per cui abbiamo lavorato silenziosamente a stretto contatto con il team di avvocati che ha gestito il contenzioso internazionale sui due marò. Il tribunale dell'Aja - ha sottolineato - ha riconosciuto quello che chiedevamo e cioè che Girone potesse tornare in Italia e vivere con la sua famiglia". Ma il percorso, ha sottolineato il ministro, "non è finito: bisogna attendere la conclusione dell'arbitrato, ma sono sicuro che avremo il giusto riscontro". La titolare della Difesa ha poi riferito di aver sentito ieri i due marò e, in particolare, Girone che è apparso "sollevato e contento".