Giovedì 18 Aprile 2024

Mattarella a Strasburgo: su terrorismo no a risposte semplici

Il Presidente della Repubblica invoca l'unità nella Ue: "Nessun Paese è in grado di affrontare il terrorismo da solo"

Sergio Mattarelle con Martin Schulz a Strasburgo (Ansa)

Sergio Mattarelle con Martin Schulz a Strasburgo (Ansa)

Strasburgo, 25 novembre 2015 - Sergio Mattarella arringa Strasburgo con un discorso all'insegna dell'europeismo. "Solo con più unità tra Stati riusciremo a sconfiggere il terrorismo", dice il presidente della Repubblica davanti al Parlamento europeo. Perché "nessun Paese è in grado di affrontarlo da solo". E sottolinea: "Risposte apparentemente semplici non ci aiutano" anche perchè ci spingono a "rinunciare a diritti fondamentali". In riferimento al jet russo abbattutto dalla Turchia (LEGGI), l'Europa deve cercare "scelte condivise che contrastino con efficacia le forze del disordine e del terrore. I tragici fatti di ieri ne confermano l'urgenza". Il capo dello Stato parla per quasi mezz'ora, il suo intervento è incentrato alla maggiore unità delle istituzioni Ue. Mattarella conferma la "vocazione europeista" dell'Italia, citata nel suo saluto iniziale dal presidente dell'Europarlamento Martin Schulz.

I PUNTI DEL DISCORSO - Dal terrorismo ai migranti, dalla chiusura delle frontiere al superamento della crisi economica, fino a diversi scenari di crisi internazionale: tutto puo' e deve, secondo Mattarella, essere affrontato con una maggiore unità e senso di responsabilità delle istituzioni Ue. Non è mancato un ricordo commosso della giovane vittima italiana del terrorismo a Parigi, Valeria Solesin, a cui si è associato lo stesso Schulz definendola "cittadina esemplare" dell'Europa. Il presidente Mattarella ha lasciato l'aula della plenaria per incontrare  il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker. 

SUI MIGRANTI - Le regole di Dublino "sono superate dalla realtà", dice il presidente della Repubblica a proposito della crisi dei rifugiati. Il regolamento di Dublino prevede che siano i paesi di primo arrivo a gestire le richieste di arrivo dei migranti, ed è messo in discussione dall'aumento di flussi degli ultimi mesi. La sua revisione è uno dei temi che sono in via di discussione nell'Ue. Nel suo intervento, insistendo in modo particolare sulla necessità di un'azione unitaria e comune, Mattarella ha riconosciuto che con il vertice di Malta e con le relazioni con la Turchia "si sono compiuti alcuni primi passi importanti, definite strategie e presi impegni chiari: ora si tratta di dar seguito agli impegni presi, con i paesi balcanici e con quelli africani".

L'INCIPIT - Queste le parole con cui Mattarella ha aperto il suo intervento a Strasburgo:  "Prendo la parola in un momento particolarmente drammatico per tutti noi. L'Europa è ferita: Bruxelles, Copenaghen, Londra, Madrid, Parigi, sono altrettante lacerazioni, dolorose e incancellabili, sul corpo della nostra Unione".