Martedì 16 Aprile 2024

Meteo, infuria il maltempo: nubifragi e allagamenti. Roma, allerta da codice rosso

Mezza Italia sotto piogge torrenziali. Allerta in Lazio e Toscana. Tregua da venerdì, ma arriva il freddo

Maltempo a Roma, allerta da codice rosso. La mappa della Protezione Civile

Maltempo a Roma, allerta da codice rosso. La mappa della Protezione Civile

Roma, 13 ottobre 2015 - Non dà tregua l'incubo maltempo che a partire dalla mattinata di oggi sta interessando il Nord e Centro Italia. Le previsioni meteo lo avevano annunciato, è arrivato con tutto il suo impeto: il ciclone forza 1 sta portando piogge torrenziali che iniziano a essere via via più diffuse in molte Regioni. All'allerta su Nord e in Toscana, si aggiunge anche quella che riguarda il Lazio.

Il dipartimento di Protezione civile della Regione Lazio ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse con indicazione dal pomeriggio di oggi e per le successive 24-36 ore. Precipitazioni diffuse, a carattere di rovescio o temporale forte anche a Roma e dintorni. Codice rosso per rischio idrogeologico su Roma, Aniene, Bacini Costieri Sud e Bacino del Liri; codice arancione per rischio idrogeologico Bacini Costieri Nord, Bacino Medio Tevere e Appennino di Rieti.

Per quanto riguarda la Toscanala Protezione civile regionale ha emesso una nuova allerta meteo con codice arancione, che fa seguito a quella 'gialla' di oggi. Un insistente flusso di correnti meridionali, collegato ad un'intensa perturbazione, continuerà, infatti, a interessare la regione anche domani, portando precipitazioni diffuse anche a carattere di rovescio o temporale. L'aumento del livello di allerta è previsto dalla mezzanotte di stasera fino alle 8 di giovedì in tutte le province. I forti temporali, si spiega ancora, sono attesi fino da oggi nelle aree centro settentrionali, in particolare sulle province di Massa Carrara, Lucca, Pistoia, Prato e Firenze per poi andare ad interessare dalla mezzanotte tutta la regione e potranno risultare localmente persistenti. I fenomeni potranno essere accompagnati da elevato numero di fulminazioni, forti colpi di vento e locali grandinate. Previsti, si legge in una nota, "possibili allagamenti delle aree limitrofe ai corsi d'acqua e delle zone depresse, nonchè possibili frane in particolare nelle zone montane. La protezione civile raccomanda pertanto di prestare la massima attenzione durante gli spostamenti e nelle attività all'aperto". Viareggio già stamani un rovescio ha mandato in tilt la viabilità. Si registrano strade e scantinati allagati. 

Bologna si è svegliata questa mattina sotto un autentico nubifragio, la situazione è poi lievemente migliorata, ma la pioggia continua a scendere. Dal pomeriggio forti peggioramenti sono in corso sul Lazio, specie costiero, con nubifragi e possibili allagamenti su Civitavecchia, Cerveteri, Fiumicino, Fregene, Pomezia, Anzio, Sabaudia e anche a Roma. Piogge in Umbria. Temperature massime in calo di 2-3 gradi al Nord eccetto in Romagna. Soleggiato e caldo quasi estivo al Sud. Domani ancora maltempo al Centro-Nord con piogge abbondanti su Lombardia, Nordest, Toscana e ancora sul Lazio, raggiunto da nuovi nubifragi lungo le coste.

Come spesso accade, il meteo spacca l'Italia in due: il Sud è ancora al sole e con temperature quasi estive, fino a 30° a Palermo, per effetto favonico. Ancora qualche giorno quasi estivo, poi il quadro cambierà anche nel Meridione. Giovedì sono previsti forti peggioramenti anche in Campania, soprattutto sul Casertano e Napoletano con nubifragi e allagamenti. La situazione resterà critica in Toscana, ai margini del peggioramento l'Emilia Romagna. Pessime previsioni anche per il Piemonte dove, oltre a piogge e nubifragi, arriverà anche la neve che inizierà a scendere copiosa già sopra i 1000 metri. Qualche spruzzata potrebbe verificarsi, localmente, anche a quote inferiori. Più soleggiato invece il Centro. Venerdì rischio piogge residue con possibili temporali su Puglia meridionale, Nordest, ma la situazione gradualmente migliorerà con nuvolosità e piogge in attenuazione. Venerdì assisteremo a un generale calo delle temperature, soprattutto nei valori minimi. Sulle Alpi la neve potrà scendere fin sopra i 1400 metri. Se queste sono le premesse, l'inverno che verrà non lascia presagire nulla di buono.