Giovedì 18 Aprile 2024

Tomaso Trussardi multato in piazza della Scala: "Ma avevo la cravatta"

Il Ceo del marchio di moda fermato vicino al suo negozio e multato per un cellulare acceso in auto. Lo sfogo su Fb: "le attenzioni delle nostre amate forze dell'ordine dovrebbero essere rivolte a ben altre cose"

Michelle Hunziker  Tomaso Trussardi (NEWPRESS)

Michelle Hunziker Tomaso Trussardi (NEWPRESS)

Milano, 26 novembre 2015  - Cinque punti in meno sulla patente e uno sfogo sui social network a Tomaso Trussardi fermato e multato dalla polizia municipale milanese in piazza della Scala, zona presidiata per l'allarme terrorismo di questi giorni, ma dove anche si trova il negozio di moda di famiglia.

Ma Tomaso Trussardi non ci sta e su Facebook, seccato, fa notare che le forze dell'ordine, in un momento come questo, dovrebbero occuparsi di altro, piuttosto che fermare un uomo "in giacca e cravatta" su un'auto d'epoca, per di più "non del tutto sconosciuto".

"Questa mattina in piazza della Scala mi è successo un episodio singolare - racconta l'a.d. dello storico gruppo di moda - sono stato fermato da sei agenti della polizia locale di Milano (due volanti e due moto...). Capisco la tensione del momento, ma fermare una persona alle 7.30 della mattina in giacca e cravatta...lasciatemi dire, non del tutto sconosciuto...con la sua auto d'epoca mentre stava cercando di andare in motorizzazione ad immatricolarla (regolarmente provvisto di targa prova) lo trovo a dir poco eccessivo, in un momento in cui le attenzioni delle nostre amate forze dell'ordine dovrebbero essere rivolte a ben altre cose". 

Trussardi, che ha 30 mila followers, a trovato la solidarietà in decine di commenti. Il marito della showgirl Michelle Hunziker conclude: "Alle fine di tutto mi hanno tolto cinque punti perché avevo il navigatore del telefonino cellulare acceso appoggiato sul sedile lato passeggero...dato che ovviamente l'auto (vista l'età) ne è sprovvista. Questo secondo loro mi avrebbe potuto distogliere dalla normale guida. Grazie". 

Un ultima precisazione: "Il messaggio si riferisce all'approccio e alle modalità eccessive e 'ritorsive' del fermo e non al fermo stesso su cui non ho nulla da dire. I controlli si devono eseguire in qualsiasi momento e a chiunque".