Venerdì 19 Aprile 2024

Militanti con la toga

QUESTO è parlare chiaro. Finalmente. Qual è il problema? Semplice: fermare Renzi. Non tra virgolette come nel titolo del Foglio, ma nella sostanza come emerge chiaramente dal pensiero (non smentito) dell’intervistato. E bisogna dire grazie al giudice Morosini, membro del Csm, che ha messo un punto fermo al dibattito: il Pd è vittima di un complotto? Macché complotto: solo una normale, stucchevole battaglia politica. Peccato che a farla non sia il potere giusto, come sancito da un altro pensatore che incomincia con Mo, come Morosini, ma che finisce meglio, cioè Montesquieu. Peccato che sia la magistratura ancora una volta a invadere un terreno che non è il suo, usando l’arma impropria della intangibilità, affilata come una ghigliottina. Uno sconfinamento, per essere carini. Una indecenza, per essere seri. Non perché il Palazzo non sia popolato di ladri e corrotti su cui deve fiammeggiare la lama della giustizia. Ci mancherebbe.

DUNQUE , diciamo grazie ai magistrati e alle forze dell’ordine che combattono nell’esercito dell’onestà. Questo è il loro mestiere. Non lo è, invece, quello di andare in giro alla Morosini a fare propaganda per il no al referendum costituzionale (fermare Renzi). Perché per questo, esiste un altro potere, un altro mestiere, molto praticato dagli ex pm in odore di santità giustizialista: la politica. Certo, prima bisogna meritarsi i galloni, e la candidatura. Abbattendo la Prima Repubblica, ad esempio, o almeno la parte più cattiva. Non quella buona, certo, che i soldi non li prendeva dalle mazzette, ma da Est, dalle feste senza scontrini, dagli appalti monopolisti dei comuni, delle Asl e delle regioni amiche. Abbattendo Berlusconi, che sulla questione morale qualche peccatuccio l’aveva, ma che da leader e industriale ne ha forse come tanti altri mai inquisiti, dunque tuttora illibati per la legge e l’opinione pubblica. Ora il Pd. Questione di equità. Perché gli altri sì e loro no? In questo la giustizia, soprattutto quella strabica, è uguale per tutti. Dunque, grazie a Morosini. Gli è scappato di dire la verità. E ha ragione il responsabile giustizia del Pd, Ermini: avrei terrore di farmi giudicare da uno così. Il governo vuole chiarimenti. Bene. Poi ripristini la legalità. Quella di uno Stato di diritto in cui sotto le toghe deve battere il codice, e non nascondersi delle bombe politico-giudiziarie. A orologeria.