{{IMG_SX}}Modena, 16 giugno 2008. La presa di posizione del sottosegretario Carlo Giovanardi, che si è dichiarato a favore della costruzione del deposito di gas a Rivara, ha scatenato la dura reazione della Lega Nord: «Noi siamo contrari a quel deposito di stoccaggio — ha detto il segretario provinciale del Carroccio Giorgio Barbieri —. Se i Popolari Liberali non cambiano idea, salteranno tutte le ipotesi di alleanza con loro in vista delle elezioni amministrative».
Senatore Giovanardi, partiamo dall’inizio. Perché siete a favore dell’impianto di Rivara?
«Il governo non può cambiare idea rispetto al programma elettorale fatto conoscere a tutti i cittadini. Soprattutto quando si parla di energia».
Cosa dice questo programma?
«Che il problema energetico c’è e va affrontato, o nei prossimi anni il rischio black out sarà sempre dietro l’angolo. Dobbiamo smarcarci dalla dipendenza dal petrolio. Per questo il governo guarda con interesse a progetti come quello di Rivara».
La Lega non ne vuole sentire parlare
«E la cosa mi sorprende. La Lega Nord fa parte del governo, quindi i dirigenti locali dovrebbero uniformarsi con le decisioni prese a Roma. Sono loro che qui a Modena devono cambiare la loro posizione su Rivara, non noi».
E se mettono in dubbio le alleanze elettorali?
«E’ sbagliatissimo. E’ una posizione alla Pecoraro-Scanio, persona di cui non sentiamo certo la mancanza. Il no a tutti i costi non fa mai bene a nessuno».
Qual è il rischio?
«L’Italia dovrà presto ritornare sul nucleare. Se certi partiti fanno le barricate su un deposito di gas, figuriamoci cosa succederà quando dovremo ricominciare a costruire le centrali nucleari, che adesso sono di ultima generazione e sicure. Con i no a oltranza si fa la fine di Napoli».
In che senso?
«Quando in Campania si parlava di costruire dei termovalorizzatori per smaltire i rifiuti, c’era chi si opponeva dichiarando che quegli impianti erano pericolosi per la salute. Non era vero. Oggi la situazione è sotto gli occhi di tutti».
Ma il deposito di gas non è pericoloso?
«I migliori esperti, dai geologi ai vulcanologi, sono stati interpellati. Non ci sono pericoli. La ditta che costruirà gli impianti ha investito altri 30 milioni di euro per fare ulteriori verifiche».
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