{{IMG_SX}}Modena, 29 ottobre 2008 - Erano circa in 2000 questa mattina al Parco Novi Sad gli studenti riunitisi, ancora una volta, per discutere del decreto Gelmini che propria oggi è divenuto legge.

All'assemblea hanno partecipato molti studenti degli istituti superiori, raggiunti in tarda mattinata dagli universitari che si erano dati prima appuntamento in piazza Grande. A margine della contestazione c'è stata anche un po' di polemica tra i giovani: il responsabile di Azione universitaria Mattia Verna ha denunciato, infatti, che alcuni manifestanti non gli avrebbero permesso di parlare. "Ci è stato detto che la nostra presenza non era gradita - spiega Verna in un comunicato - che non avevamo il diritto di partecipare e che avremmo avuto la parola solo se i nostri interventi fossero stati contrari al provvedimento governativo".

E per domani è atteso un grande corteo autorizzato che da Largo Sant'Agostino giungerà fino al Duomo, mentre una delegazione partirà alla volta di Roma per prendere parte alla manifestazione che si svolgerà a livello nazionale.

Il gruppo 'LettereinMovimento' (collettivo costituitosi contro le leggi del Governo di riforma della scuola e dell’università, composto da studenti della facoltà di Lettere e Filosofia e da altri loro colleghi) annuncia in merito alla protesta di domani: “Parteciperemo allo sciopero nazionale sulla scuola che a Modena si esprimerà in un corteo per le vie cittadine”. In un comunicato, infatti, il collettivo informa che “durante il corteo, gli studenti, secondo quanto deciso in assemblea, indosseranno per identificarsi una maglietta bianca, sulla quale ognuno esprimerà il proprio pensiero, porteranno un bavaglio per simboleggiare l’effetto liberticida della cosiddetta ‘riforma’ Gelmini sul mondo accademico e sul diritto allo studio e alla conoscenza critica e un fischietto per esprimere tutto il proprio dissenso”.

Infine, si precisa che “il collettivo non si riunisce sotto bandiere nè’ simboli per sottolineare la propria assoluta autonomia rispetto a qualsiasi altra organizzazione politica e universitaria”. Al termine della manifestazione, LettereInMovimento ha indetto la sua quarta assemblea per fare il punto della situazione e coordinare le prossime iniziative.