{{IMG_SX}}Modena, 19 novembre 2008 - Si è accesa oggi la polemica sui finanziamenti che l'associazione Amici di Beppe Grillo avrebbe percepito dal Csv, centro di servizio per il volontariato di Modena. Si tratta di 8.550 euro destinati a un progetto che "intende offrire occasioni di incontro rivolte ai cittadini per fornire informazioni su tematiche ambientali, etiche e partecipative per migliorare la propria vita e la società in cui si vive".

La questione ha fatto saltare sulla sedia alcuni politici, tra cui l'onorevole Emerenzio Barbieri (Popolari Liberali) che solleverà addirittura la questione in parlamento: "Gli amici di Beppe Grillo di Modena -sostiene Barbieri, che ha presentato un'interrogazione al presidente del Consiglio  - stanno divulgando un volantino da cui si evince che si costituiranno in una lista civica che correrà alle prossime amministrative".

Pertanto al premier l’esponente del centrodestra chiede "quali iniziative intenda assumere per fare revocare questa assurda decisione di erogare fondi pubblici per il volontariato ad una associazione collegata al più accanito critico del finanziamento pubblico ai partiti" e "quale giudizio dia dei centri di servizio per il volontariato che troppo spesso utilizzano fondi per singolari e fantasiose iniziative che nulla hanno a che fare con il volontariato".

Il caso è stato sollevato da Arrigo Martinelli di Modena a colori che, anche attraverso il Carlino, ha sottolineato il dubbio che i finanziamenti erogati fossero utilizzati dall'associazione 'grilliana' per fare politica e non per volontariato.

Non tarda ad arrivare, però, la replica di Alessandro Cantoni, presidente del centro, che al deputato risponde: "L’associazione Amici di Beppe Grillo ancora non è iscritta al registro provinciale del volontariato, ma è in attesa di iscrizione, come altre associazioni della provincia. Ha potuto accedere alla progettazione del Csv ed è in attesa della valutazione del comitato di gestione. Il progetto presentato dall’associazione, che prevede nello specifico tre conferenze sui temi della partecipazione democratica, dell’inquinamento e del mondo dell’informazione e del web, così come ogni altro progetto che verrà approvato dal comitato, sarà sottoposto a valutazione in itinere affinchè le azioni che si realizzano siano coerenti con il progetto presentato, e in ogni caso abbiano fini di solidarietà".

Dunque non ci sarebbe nulla di irregolare, secondo Cantani, negli 8.850 euro di finanziamento agli Amici di Grillo, soldi che tra l'altro - come aveva già spiegato al nostro giornale - non sono devoluti alle associazioni in contanti, ma sono il corrispettivo di servizi erogati: "ad esempio - spiega - paghiamo il noleggio della sala o il relatore di una conferenza".

Ma non si è lasciato per nulla convincere, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi il quale ha commentato: «Fantastico! Gli amici del miliardario Grillo, fustigatore di costumi ed acerrimo nemico dei politici, chiedono ed ottengono a Modena dal Centro dei Servizi per il volontariato 8500 euro, sottraendoli ai volontari veri. È proprio vero che il vecchio proverbio su chi predica bene e razzola male è sempre di grande attualità».