{{IMG_SX}}Modena, 1 settembre 2009. Quella del 2009 è stata in assoluto la seconda estate più calda (dopo quella del 2003) degli ultimi 180 anni, da quando cioè a Modena si raccolgono in maniera sistematica i dati meteorologici. Nel complesso tra maggio e agosto ben 56 giornate oltre i 30°C. Il livello delle precipitazioni è stato quasi nella norma. Impressiona il ripetersi di estati calde: Modena, come del resto tutto il bacino del Mediterraneo, sta subendo un riscaldamento 3-4 volte maggiore di quello planetario.

Per il calendario meteorologico l’estate 2009 è già archiviata, poiché nelle metodologie adottate dagli esperti la stagione si conclude il 31 agosto. Ed ora dunque per loro è tempo di bilanci e di considerazioni. I numeri indicano una temperatura media estiva di 25.8°C, con uno scarto in positivo di 2.3°C rispetto al trentennio di riferimento 1971-2000, ma più calda di 0.7°C anche della media del caldo decennio 1997-2007. L’estate 2009 entra così di prepotenza nel virtuale secondo gradino del podio delle estati modenesi più calde, superata solo dall’estate 2003, precedendo al terzo posto l’estate 1998, con una media di 0.2°C inferiore.

Fra le 10 estati più calde di Modena si ricordano nell’ordine: 2003, 2009, 1998, 1950, 2008, 2007, 2001, 1994, 1947, 2006. “E’ evidente – fa nota il meteorologo Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico universitario di Modena – come in questa classifica siano presenti ben 6 anni di questo breve scorcio di XXI secolo, e ad essi si aggiungano anche altre due annate (1998 e 1994) molto vicine nel tempo”. L’estate più fredda invece risale al 1913, seguita da quelle del 1896 e 1940. Nelle dieci più fredde l’unico anno relativamente recente è il 1968, proprio al decimo posto.

“C'è stata un’incredibile accelerazione nell’ultimo trentennio, durante il quale a Modena si è assistito ad un riscaldamento estivo che, se continuasse così, potrebbe addirittura innalzare l’asticella del riscaldamento di ben 9°C al secolo!”
 

Le precipitazioni. Siccità inferiore a quella del 2003 e precipitazioni pressoché nella media: 118.6 mm rispetto ai 73.1 mm di allora. Ma, la distribuzione delle piogge è risultata irregolare: un solo temporale, il 22 giugno, ha visto cadere circa un terzo della pioggia del periodo, mentre il resto delle precipitazioni è suddiviso in temporali abbattutisi con minore intensità sulla città, anche se accompagnati da considerevoli danni in provincia.

Tanti giorni di caldo.  Il giorno più caldo resta fermo ai 36.7°C del 17 luglio. Quello assoluto appartiene al 29 luglio 1983 con 38.5°C. “E’ stata dunque la lunghezza e perseveranza del caldo – commenta Luca Lombroso - a determinare l’anomalia finale. Sono stati infatti 56 i giorni caldi, ovvero oltre i 30°C, meno che nel 2003 (80) ed anche del 1945, del 1950, del 2008 e del 1877. Ciò nonostante la media termica supera tutte le altre estati, fatta eccezione che per il 2003. C’è comunque da dire che questo su base
annua potrebbe essere ulteriormente ritoccato all’insù, in considerazione di eventuale altro caldo tardivo, da non escludere, in questi anni spesso presente anche a settembre”.

Previsioni prossimi giorni. Siamo in settembre, cosa ci aspetta nei prossimi giorni? Dopo la rinfrescata a seguito della perturbazione di sabato scorso, che ha comunque portato poca pioggia, ora le previsioni vedono una ripresa sia del campo di alta pressione che delle temperature, che si avvicineranno nuovamente ai 30°C, superandoli in qualche caso. Questo potrebbe facilitare la formazione di qualche nube nel pomeriggio di mercoledì 2 settembre e, occasionalmente, innescare un breve locale acquazzone vicino alle colline. Il quadro della situazione generale non cambia neanche giovedì 3 settembre, mentre venerdì 4 settembre passerà un veloce fronte freddo, a cui
seguirà un’altra rinfrescata.

“Insomma, un po’ alla volta – dice il meteorologo Luca Lombroso - l’estate ci lascia, se non altro grazie alla componente astronomica ed alle giornate più corte, ma le belle giornate sembrano destinate a proseguire, salvo appunto queste veloci perturbazioni, non essendo in vista per ora vere perturbazioni o piogge autunnali”.