Addio all’autore di ‘44 gatti’ Pippo Casarini / VIDEO

Il compositore modenese si è spento a 91 anni. L'rresistibile filastrocca che vinse lo Zecchino d'Oro nel 1968 è stata cantata perfino da Mina e Celentano

Giuseppe Casarini (foto Fiocchi)

Giuseppe Casarini (foto Fiocchi)

Modena, 27 maggio 2015 - E’ scomparso ieri a 91 anni il compositore modenese Giuseppe Casarini, per tutti Pippo, signor ‘44 gatti’, autore dell’irresistibile filastrocca che conquistò lo Zecchino d’oro nel 1968, ancora oggi uno dei motivetti più amati del festival dell’Antoniano di Bologna.

Fu lui a scriverne parole e musica proprio quando aveva 44 anni, con la marcetta dei gatti ribelli affidata poi alla voce di Barbara Ferigo, bimba di 4 anni e mezzo di Gorizia. E da allora i ‘44 gatti’ di Pippo Casarini l’hanno cantata in tanti, perfino Mina e Celentano

Barbara Ferigo

Colmi di ironia e nostalgia i suoi racconti sulla nascita della filastrocca, in particolare in un’intervista rilasciata al Resto del Carlino due anni e mezzo fa in occasione, non a caso, del 44esimo compleanno della canzone.

«In realtà prima avevo pensato a 44 topi. Però io ho sempre amato i gatti, anche in India ne avevamo due. E Romeo, il nostro micione di Modena, era un vero delinquente».

La vita di Casarini, eccellente pianista, è stata costellata di viaggi e avventure. «Fino dal 1948 – ricordava - con la mia orchestra di sette elementi oppure in duo con mia moglie, ho suonato in molti Paesi del mondo. Siamo stati in Svizzera, cinque anni in Svezia, e altri tre in India, a Calcutta, dove accompagnavamo i varietà delle BlueBell».

Poi nel 1964 il maestro decise di tornare nella natia terra modenese: durante l’anno scolastico insegnava musica alle medie di Nonantola, e in estate ripartiva in tournée. Al suo fianco sempre la moglie Silvana, insieme per quasi 67 anni.

La produzione di Pippo Casarini non si è limitata alla hit ‘44 gatti’, ma è costellata di successi confezionati per grandi artisti, in primis un’altra icona modenese come Luciano Pavarotti. Nell’immaginario collettivo, però, la sua composizione più famosa resta la filastrocca dei 44 mici randagi diventati prima icone del ’68 poi della storia della musica.