Via Riccio: donna aggredita, ferita e rapinata in casa

La ragazza è stata medicata in ospedale. L’uomo è fuggito con i gioielli

Nell'immagine d'archivio violenza su una giovane

Nell'immagine d'archivio violenza su una giovane

Modena, 22 settembre 2014 - Aggredita e rapinata nella sua abitazione da un uomo che si è finto il postino. E’ la brutta avventura che una ragazza ha raccontato sotto choc ai carabinieri di Modena. L’allarme ai militari è arrivato da medici e infermieri del pronto soccorso dell’ospedale di Baggiovara dove la ragazza si è recata sabato sera intorno alle 23 presentando ferite d’arma da taglio a un polso e a un avambraccio.  Come da prassi di fronte a ferite e traumi di natura sospetta il personale sanitario ha allertato le forze dell’ordine. 

La giovane, una trentunenne originaria del Kazakhstan ma residente in città, ha pertanto raccontato ai carabinieri di quei brutti momenti vissuti alcune ore prima quando un uomo aveva suonato al campanello di casa, un appartamento di via Riccio, laterale di viale Amendola, dicendo di dover consegnare un pacco. 

La giovane, per nulla insospettita, visto anche l’orario, erano circa le 20, ha aperto il portone.  Pochi secondi e si è trovata di fronte un giovane — pare di origine africana — che l’ha spinta con forza all’interno dell’appartamento. 

Sono stati attimi di terrore; l’uomo è riuscito ad afferrare un coltello da cucina e a minacciarla di consegnargli i gioielli che aveva addosso. La giovane a quel punto avrebbe reagito tanto che è nata una colluttazione durante la quale, ha spiegato, è rimasta ferita al braccio; poi, costretta dalla violenza e atterrita dalla paura ha consegnato al bandito la fede nuziale che aveva al dito e gli orecchini che indossava in quel momento.  L’uomo si è dileguato lungo le scale e la giovane ha deciso di rivolgersi all’ospedale dove è arrivata alcune ore dopo. Le ferite, per fortuna non troppo profonde, sono state giudicate guaribili in una decina di giorni. 

Ora i carabinieri stanno valutando il racconto della ragazza e cercando di risalire all’aggressore. Un episodio grave e inquietante che accende ancora una volta i riflettori sul problema della sicurezza. Soltanto due giorni fa a Finale Emilia una badante è stata aggredita e legata da due banditi che hanno fatto irruzione nell’appartamento, in via Don Orione, dove la donna vive con un 45enne malato. La badante ieri era ancora sotto choc e non se la sentiva di parlare. I vicini di casa non si sono accorti di nulla: «Solo all’arrivo delle forze dell’ordine — raccontano — abbiamo capito che era successo qualcosa di grave».