Mercoledì 24 Aprile 2024

E' il sindaco Borghi il personaggio dell'anno: «Vicino ai cittadini giorno e notte»

Il primo cittadino di Bomporto: «Ho iniziato con l’alluvione, usando anche i social»

Il sindaco di Bomporto Alberto Borghi

Il sindaco di Bomporto Alberto Borghi

Bomporto, 4 gennaio 2015 - Alberto Borghi c’era sempre, quasi 24 ore su 24. Giorno e notte dalla sua pagina Facebook dava indicazioni alla popolazione alluvionata, a chi era bloccato in casa e a chi era sfollato: dove andare, cosa fare, a chi rivolgersi. Da quella mattina del 19 gennaio 2014, quando l’argine del Secchia si è spezzato, Borghi è diventato il sindaco più ‘social’ e forse più amato della provincia. Tanto che a Bomporto hanno coniato uno slogan simpatico finito sulle magliette, ‘Keep calm and call Borghi’. Per il Carlino Modena, è lui il personaggio del 2014.

I suoi cittadini continuano ad utilizzare la sua pagina Facebook anche per segnalare problemi.. ha dato il via a un nuovo corso?

«Durante l’alluvione è stato naturale comunicare con i cittadini in quel modo, e loro hanno apprezzato. Ma non era e non può essere l’unico modo. Facevamo le riunioni all’aperto, stavo in piedi sulle panchine o a teatro. Facebook non è uno strumento dietro cui trincerarsi, bisogna andare in mezzo alla gente e prendersi anche le urla».

Le fanno molti più applausi che urla, a giudicare dalle ultime elezioni amministrative

«Sì, la mia coalizione ha preso il 71,8%, venivo dal 44%. I cittadini mi hanno dato tanta fiducia e io l’ho accolta con timore e rispetto».

L’alluvione ha cambiato il rapporto con i suoi cittadini?

«No, il rapporto è sempre uguale, io continuo ad essere quello che risponde di notte. Vedere per la strada gli anziani che mi sorridono perchè, dopo quattro alluvioni, questa è la prima volta in cui hanno ricevuto i soldi dei rimborsi mi riempie di gioia. Ma ho imparato che questo non deve cambiare il mio atteggiamento verso le persone».

Cosa intende?

«Quando mi fanno i complimenti, dentro di me mi dico le parolacce... Scherzo, intendo dire che è bene stare con i piedi per terra».

Però quando decise di tagliare l’argine del Naviglio sembrò a tutti un eroe...

«L’argine doveva essere tagliato prima, ma il Naviglio era pieno e le previsioni non erano buone. Chiamai Vasco (Errani, ndr) e la Gazzolo (l’assessore regionale, ndr) e dissi ‘l’argine non va tagliato adesso’. Mi hanno dato retta».

E poi?

«Una mattina, alle 4, il livello il livello del Naviglio scese: era il momento di intervenire. Ho mandato un sms a Vasco, gli ho detto ‘io taglio’. Lui mi ha richiamato alle 7 dicendo ‘va bene. Ma qualche argine lasciamelo in piedi però...»

Fu una scelta vincente

«Sì, perchè così l’acqua è defluita e la situazione nella zona di Bastiglia e dei prati di San Clemente è migliorata. Abbiamo fatto un ottimo gioco di squadra»

È trascorso un anno dall’alluvione: il paese si è risollevato?

«Ad oggi ci sono solo tre negozi ancora vuoti e sono arrivate nuove attività. Abbiamo inoltre fatto un bando per nuove imprese, comprendendo anche le frazioni. Le attività stanno ripartendo, credono ancora nel paese».

Buoni propositi per l’anno nuovo?

«Devo essere più paziente con i cittadini, non sempre ci riesco. E spero di trasmettere loro la voglia di farcela e di mettersi in gioco».