La Angelo Po passa a Marmon, Buffett fa shopping a Carpi

Intesa col colosso Usa. “Così l’azienda sarà più forte”

Rossella Po, presidente esecutivo della Angelo Po. L’azienda carpigiana è stata venduta al colosso americano Marmon (Foto Fiocchi)

Rossella Po, presidente esecutivo della Angelo Po. L’azienda carpigiana è stata venduta al colosso americano Marmon (Foto Fiocchi)

Carpi (Modena), 2 giugno 2016 - E’ una svolta epocale per una storia imprenditoriale che dura da tre generazioni. La Angelo Po, azienda con sede a Carpi, nel Modenese, che produce cucine per la grande ristorazione, è stata venduta interamente al colosso americano Marmon, uno dei tanti gioielli della galassia del magnate Warren Buffett.

Per il Made in Italy significa un altro pezzo che va all’estero, anche se dal gruppo precisano che «l’acquisizione è tesa all’ulteriore rafforzamento sul mercato del marchio Angelo Po e la produzione sarà mantenuta presso i siti di Carpi e di Ascoli Piceno».

Il gruppo oggi conta circa 450 dipendenti, 3 unità produttive in Italia e 4 filiali estere. Ha chiuso il 2015 con un fatturato consolidato di circa 83 milioni. Superiori, dal punto di vista del fatturato, i numeri della Marmon food, beverage and water technologies company, che fattura 8 miliardi di dollari l’anno.

Rossella Po, nipote del fondatore Angelo (l’azienda nacque 94 anni fa), resta con il ruolo di presidente esecutivo: «Non nascondo che, soprattutto dal punto di vista emotivo, questo sia un passaggio molto forte per me e per la mia famiglia. Ci tengo però a precisare che non è stata una decisione presa a causa della crisi economica. Certo, la congiuntura si è fatta sentire anche nel nostro campo, ma la nostra azienda ha reagito bene, sicuramente meglio di altre realtà. Abbiamo semplicemente colto un’opportunità per crescere e per fare un salto di qualità. Eravamo e restiamo molto forti in Europa, adesso, con Marmon, si aprono i mercati cinese e statunitense. In America – continua Rossella Po – eravamo comunque già presenti con una filiale a Philadelfia. Avevamo già avuto modo di farci conoscere, per questo da tempo Marmon ci stava ‘corteggiando’. E infatti era da un po’ che stavamo meditando su questa soluzione. Alla fine ci siamo arrivati».

Marmon è famosa negli Stati Uniti per costruire le cucine per i ristoranti McDonald e Burgher King. Anche questo aspetto potrebbe rappresentare un’opportunità: «Per noi è una possibilità, può essere che un giorno le nostre cucine finiscano nei ristoranti europei di queste due grandi catene del fast food. In ogni caso, sono felice di affrontare insieme a Marmon le prossime sfida che ci attendono sul mercato globale».

s. s.