Rifiuti, tariffe in crescita. Aumenti fino a 20 euro per quasi tutti i modenesi

Prima rata entro luglio, poi settembre e dicembre

Una bolletta (Foto d'archivio)

Una bolletta (Foto d'archivio)

Modena, 24 luglio 2014 - IL RIFIUTO, nel 2014, costerà di più che nel 2013. Perché? L’aumento, che colpirà quasi tutti i modenesi, sembra dovuto, in parte, a una serie di progetti realizzati sul territorio, come il porta a porta in centro. Innovazioni che, è evidente, hanno anche un costo. In realtà, sostiene il Comune, a conti fatti i cittadini sborseranno meno, perché a riequilibrare l’aumento c’è il calo della quota servizi, che negli anni passati stava dentro la Tares e oggi, invece, è stata inglobata dalla Tasi. Come al solito, insomma, bisognerà fare uno sforzo per capire se si deve sorridere o piangere. 

Largo ai numeri, che in questi casi funzionano meglio delle parole. Ieri il Comune ha fatto sapere che il servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati, nel 2014, costerà complessivamente all’amministrazione 34 milioni e 773mila euro, che arrivano a 36 milioni con l’addizionale provinciale del 5%. «Il calcolo, come previsto dalla legge, tiene conto delle superfici dichiarate o accertate (come già avveniva per la Tares e per la Tia prima) e della composizione del nucleo familiare risultante dai dati anagrafici. Rispetto al 2013 l’incremento medio delle tariffe per le utenze domestiche risulta pari al 6,19%, soprattutto per effetto dei nuovi servizi introdotti (come la sperimentazione del porta porta in centro storico) e del fondo crediti di dubbia esigibilità. Se si considera, però, anche la quota servizi della Tares 2013 — fa notare la giunta — l’imposizione fiscale per i modenesi non è aumentata rispetto allo scorso anno, anzi è calata. Infatti, nel 2014 l’intero montante tributario, tra quota rifiuti e quota servizi, per il Comune è diminuito di circa un milione e 400 mila euro. Per quanto riguarda esclusivamente la quota rifiuti, il Comune stima che la maggior parte dei cittadini, cioè circa il 95%, registrerà aumenti che vanno da 8,8 euro per un alloggio di circa 90 metri abitato da una persona a 18,6 euro per una famiglia di quattro persone che occupa un appartamento di 121 metri quadrati. Per il restante 5% l’aumento potrà essere leggermente più alto, per esempio un appartamento di 156 metri quadrati occupato da 6 o più persone potrà arrivare a pagare fino a 26 euro in più di quota rifiuti rispetto allo scorso anno. Se però si considera anche la quota servizi, che lo scorso anno si pagava nella Tares, lo stesso alloggio di 90 metri quadrati con un solo occupante nel 2013 pagava 179 euro di Tares e quest’anno ne pagherà 161 di Tari. Ugualmente la famiglia di quattro persone che abita in un appartamento di 121 metri quadrati e pagava 358, 5 euro di Tares, quest’anno pagherà di Tari 340,8 euro.

GLI AUMENTI della quota rifiuti per le utenze non domestiche saranno invece del 6,5% con effetti diversi a seconda dei settori di riferimento. In questo caso, sono previsti agevolazioni e sconti che vanno dal 15 al 70% della quota variabile per le imprese che conferiscono autonomamente i rifiuti recuperati dalle attività produttività. Inoltre, recependo una sollecitazione giunta dalle imprese, è stato proposto un aggiornamento del Regolamento per l’applicazione della Tari che introduce una riduzione del 30% della quota variabile per le attività formalmente cessate che intendono non staccare le utenze a fronte di consumi minimi». La prima rata della Tari, semestrale, dovrà essere pagata entro il 31 luglio, mentre per la seconda parte dell’anno sono previste due scadenze trimestrali al 30 settembre e 31 dicembre e sarà solo nell’ultima rata che saranno calcolati i conguagli. Per il 2014 il servizio di riscossione è affidato a Hera Spa e il pagamento può essere effettuato con bollettino prestampato presso gli sportelli bancari o postali o con la domiciliazione su conto corrente bancario o postale.