Trasporti, per gli studenti è un’odissea. «Corse saltate e corriere strapiene»

Disagi in città e in provincia. I genitori:«Abbonamenti salati e servizio scadente»

Autobus affollato (Studionord)

Autobus affollato (Studionord)

Modena, 20 settembre 2014 - IL RISIKO modenese dei trasporti è un’intricata ragnatela di problemi che si ripetono di anno in anno, in una sorta di copione tristemente ridondante. Ritardi, corse saltate, mezzi obsoleti. Una lista lunghissima, che negli ultimi giorni ha travolto, in particolare, gli studenti tornati sui banchi di scuola dopo tre mesi di vacanza. Insomma, un rientro infernale. Abbiamo deciso così di fare un breve viaggio nei comuni più colpiti dai disservizi. Meta principale è ovviamente Modena, ma sono molto frequentati anche i collegamenti tra comuni limitrofi, come San Cesario-Vignola, Castelfranco-San Giovanni in Persiceto, Maranello-Pavullo.  A Modena, per esempio, la settimana è cominciata nel segno di corriere sovraffollate e ritardi. Un problema tornato tale e quale a prima dell’estate, al punto che un gruppo di ragazzi del Cattaneo sta nuovamente meditando di dare il via a una raccolta firme per denunciare la ‘guerra’ coi mezzi pubblici. Non poteva mancare all’appello il Gigetto: soltanto lunedì è saltata una corsa nel pomeriggio, costringendo studenti e lavoratori a un’attesa infinita, oltretutto senza nessun avviso dagli altoparlanti. «E’ il concetto di informazione che manca - confida un utente -. Come viaggiatori dovremmo essere i primi a sapere se salta una corsa, ma invece non è mai così».  NON va meglio a Castelfranco dove per i ragazzi dello Spallanzani l’anno scolastico è iniziato come era finito il precedente: nel più autentico caos. Chi frequenta l’Istituto agrario e vive nelle frazioni o viene da Modena, infatti, si è trovato a sopportare la solita odissea, tra mezzi sovraffollati, orari sballati e corriere insufficienti. La musica non cambia nella vicina San Cesario: qui a disperarsi, oltre agli studenti, sono gli stessi genitori, costretti ad andare a recuperare i figli alla fermata dell’autobus o perché all’ultimo la corsa da Vignola cambia itinerario e non passa più per San Cesario. E sul tema ieri ha presentato un’interrogazione la lista civica di centrodestra Viva San Cesario, in cui si chiede al sindaco di fare pressioni su Seta perché riporti la situazione nei limiti della tollerabilità. Anche a Castelvetro le lamentele si sprecano e basta il racconto di una mamma, che ha contattato la nostra redazione, per descrivere quella che è una vera settimana di fuoco: «Mia figlia va a scuola a Vignola e prende la corriera. L’abbonamento per un tragitto di 6 km annuale è aumentato a 303 euro, al fronte di un disservizio dilagante. Oggi la corsa che partiva da Vignola per Castelvetro era stipata e per diversi ragazzi, fra cui mia figlia, è stato impossibile salire».

Anche gli studenti di Maranello si uniscono alle proteste. Il punto focale è ancora il Terminal Bus, la nuova e discussa stazione delle corriere, che da quest’anno ha sostituito quella centralissima in Piazza Libertà. E a parte la scomodità della nuova struttura, i disagi principali sono legati alle attese spasmodiche. «Hanno cambiato gli orari delle linee - dice Valerio Stilbeschi - e se non venissimo camminando, dovremmo aspettare oltre un’ora e trenta per prendere la corriera di fronte a scuola». Gli fa eco Ilario Triolo: «I mezzi sono sempre sovraffollati. Ogni giorno qualcuno rimane fuori». Giorni di passione pure a Sassuolo, dove, però, più che le corriere è stata la linea ferroviaria verso Reggio Emilia a creare un’infinità di grattacapi. Al punto che due giorni fa si è riunito un tavolo tecnico con i responsabili di Tper, Fer e l’Agenzia per la Mobilità, in cui si è parlato, tra le altre cose, di mezzi nuovi e una più tempestiva comunicazione dei ritardi. Critici anche i sindacati. «La giustificazione ai disservizi è sempre quella che sono calate le risorse, ma non è credibile», spiega Giulia Grandi della Filt/Cgil di Modena. «La risposta ai tagli non può essere nemmeno quella dell’aumento delle tariffe a cui corrisponde un servizio sempre più scadente. Serve una pianificazione più attenta e per quanto riguarda la Sassuolo-Reggio Emilia - continua Grandi - è ora che tutti i soggetti coinvolti si siedano a un tavolo a discutere, smettendola di fare gli scaricabarile».