Una battaglia di civiltà

Barbara Manicardi

Barbara Manicardi

Modena, 21 settembre 2014 - Non vedo, non sento, non parlo. Per anni questo è stato l’atteggiamento che la (precedente) giunta ha avuto quando si trattava di mettere mano agli innumerevoli problemi del centro. Ed ora che i nodi vengono al pettine e la pazienza è finita, non sarà facile per (l’attuale) amministrazione risolvere tutte le questioni irrisolte (e sono davvero tante) riguardanti il cuore di questa città. Che è anche, lo vogliamo sottolineare, il nostro biglietto da visita in un periodo come quello dell’Expò, durante il quale ci auguriamo di vedere tanti visitatori e turisti. Bella vetrina troveranno!

La situazione è talmente degenerata che gli stessi esercenti, un tempo convinti sostenitori del ‘liberi tutti’, sono arrivati a implorare ovunque pedonalizzazioni e chiusure. Perché la misura è colma. Non se ne può più di veder sfecciare — spesso con arroganza e prepotenza — i furgoni ovunque e ad ogni ora, nelle vie strette, pedonali e persino in contromano. Non se ne può più delle strade intasate da suv e mezzi di ogni tipo. No, non se ne può più. Passa davvero la voglia di passeggiare e guardare le vetrine, spesso oscurate da camioncini ingombranti e inquinanti. Per forza poi l’asfalto è quasi ovunque una goviera e le antiche mura delle case vibrano. Non se ne può più di vedere piazza Mazzini allagata e deturpata dall’ex diurno in completo abbandono e degrado. Da quanti anni sentiamo la parola «recupero». OProgetti e promesse sono rimasti lettera morta. No, non se ne può più.